Tutti pronti al duello finale? Chi la spunterà tra Juventus e Napoli? I bookmakers danno per favorita alla vittoria finale la squadra di Massimiliano Allegri che conquisterebbe così il quinto scudetto consecutivo, riscrivendo di conseguenza la storia della Vecchia Signora. Dall’altro lato vi sono gli uomini di Sarri che credono in un sogno lontano 26 lunghi anni. Le due formazioni in testa alla classifica di campionato si sfideranno, senza esclusione di colpi e al di là di ogni pronostico, al “ritmo di Tango” ma potrebbero essere anche altri i duelli decisivi.
La sfida-scudetto, infatti, coinvolge diversi uomini-chiave pronti a scendere in campo, o in panchina, per disputare 8 partite finali:

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ALLEGRI-SARRI –  Risale al 16 novembre 2003 in Serie C2 (girone B) il primo confronto tra i due tecnici toscani terminato col risultato di 0-0, esito riconfermato nel match Aglianese – Sangiovannese del girone di ritorno. La classifica finale vede la Sangiovannese guidata da Maurizio Sarri al 2° posto del girone B. Dopo aver disputato la finale dei play-off contro il Gaudio vinta il 13 giugno 2004, la squadra sangiovannese viene promossa in Serie C1. L’Aglianese dell’attuale tecnico bianconero, invece, per un solo punto in classifica, si salva dal disputare i play-out, classificandosi al 13° posto del girone B.
I precedenti sulle panchine di Juventus e Napoli – Il 26 settembre, con le reti di InsigneHiguain, Sarri sconfigge il collega bianconero in un infuocato e passionale stadio S. Paolo (marcatori: pt. 25′ Insigne; st. 17′ Higuaín, 18′ Lemina). La rivincita per il tecnico bianconero arriva fortunosamente il 13 febbraio 2016 con un gol di Zaza all’88’, tiro viziato da una deviazione di Raùl Albiol, Reina nulla può per evitare la maledizione dello Juventus Stadium.

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Esperienza: 8-6
Capacità tattica: 8-7
Capacità didattica: 6-9
Equilibrio e pazienza: 8-8

VOTO FINALE: 7,5-7,5

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BUFFON-REINA – I due portieri non hanno mai giocato da avversari prima dei confronti tra Napoli e Juventus tanto meno attraverso le loro nazionali. Il primo incontro risale al 10 novembre 2013 allo Juventus Stadium: apre le marcature al 2’ minuto Llorente in netto fuorigioco. Nel primo tempo è Pepe Reina a diventare protagonista attraverso una prima parata importante che nega la gioia del gol a Leonardo Bonucci, poi interviene al 38’ parando la palla colpita di testa dall’ex Athletic Bilbao, su cross di Isla, destinata ad entrare in rete. Nel secondo tempo, sui piedi di Hamsik, arriva l’opportunità per gli Azzurri di rientrare in partita, lo slovacco però colpisce l’esterno della rete. Giunge l’ennesimo gioiello calcistico di Andrea Pirlo: con una magistrale punizione, il regista bianconero sancisce il raddoppio della Vecchia Signora. Al 35’ minuto Pogba, con un tiro violento dalla distanza, chiude così le marcature del match. La partita del girone di ritorno al San Paolo termina per 2-0 in favore degli Azzurri con le reti di Callejon ed Insigne, match nel quale Buffon appare il migliore in campo della formazione bianconera. Sono quattro i totali confronti tra gli estremi difensori di Juventus e Napoli, due vinti dalla formazione di Buffon (stagione 2013/2014 Juventus-Napoli 3:0, stagione 2015/2016 Juventus-Napoli 1:0 ) e due da quella capitanata dal portiere spagnolo (stagione 2013/2014 Napoli-Juventus 2:0, stagione 2015/2016 Napoli-Juventus 2:1).

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Riflessi: 9-7
Pararigori: 6-7,5
Abilità con i piedi: 7,5-9
Senso della posizione: 8- 7
Tendenza all’errore: Molto bassa-Medio-bassa
Competizioni nazionali vinte: 15-5
Competizioni internazionali vinte (club): 1-3
Premi individuali: 37-4

VOTO FINALE: 9-7,5

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BONUCCI-KOULIBALY- Leonardo Bonucci nasce come centrocampista e qualche anno più tardi si delinea la sua definitiva collocazione tattica, quella di difensore centrale. Cresce nella Primavera dell’Inter ed esordisce in Serie A grazie a Roberto Mancini il 14 maggio 2006 in Cagliari-Inter, ultima partita di campionato che decreterà per l’Inter la formale vittoria dello scudetto dopo le sentenze del caso Calciopoli. Nella stagione 2006-2007 vince il Campionato Primavera. La svolta professionale arriva però due anni dopo: il 15 gennaio 2009 al Pisa conosce colui che si scoprirà più tardi il suo principale mentore, Giampiero Ventura. L’Inter non crede più al suo talento e presto lo cede a titolo definitivo al Genoa che subito lo gira in comproprietà al Bari. Disputa una stagione straordinaria con i biancorossi di Ventura tant’è che, oltre a riceve la prima convocazione in Nazionale ad opera del ct. Marcello Lippi, pochi mesi più tardi viene acquistato dalla Juventus a titolo definitivo. Vince con la Vecchia Signora 4 scudetti, 3 Supercoppe italiane e 1 Coppa Italia. Se da un lato scopriamo un giocatore di esperienza, dall’altro scorgiamo un vero e proprio diamante grezzo: Kalidou Kolibaly. Le sue grandi doti fisiche, unite ad una buona velocità, a una spiccata abilità di anticipo dell’avversario, nonché alla capacità di impostare la manovra, lo rendono tra i più promettenti giovani difensori del calcio. E’ nella stagione 2013/2014 che le sue prestazioni e il suo talento attirano le attenzioni del Manchester United, ma la trattativa non va a buon fine. E’ nell’estate 2014 che viene acquistato dal Napoli. Nella squadra partenopea è titolare fino a quando Benitez non gli preferisce Miguel Angel Britos. Con l’arrivo di Sarri, Kalidou appare rinvigorito, si assiste ad una vera e propria rinascita del giocatore che diviene ormai il simbolo della retroguardia partenopea.

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Forza fisica: 6,5-8
Tiro: 6-6
Senso della posizione: 7,5-7
Contrasti: 8 8
Impostazione del gioco: 8-8
Velocità: 6-7
Gioco aereo: 7-8
VOTO FINALE: 7 7,5

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POGBA-HAMSIK- Gli uomini più determinanti sotto il profilo della manovra di gioco sono Paul e Marek. Incarnano la più alta forma di centrocampista moderno: con la loro presenza a tutto campo sono importanti tanto in fase di contenimento quanto di rifinitura, al punto da disorientare gli avversari attraverso i loro inserimenti tra le linee di gioco. Pogba è il “Roberto Bolle” del calcio: alla giocata estetica alterna una fisicità in mezzo al campo dirompente. Hamsik, invece, è una mezzala decisiva in qualsiasi modo stia in campo: con o senza palla, è l’incubo dei centrocampi e delle difese avversarie, essendo dotato di tempi di inserimento che rasentano la perfezione.

Provare a chiedere chi sia il più forte tra i due, è un po’ come domandare a un amante del cinema chi preferisca tra De Niro e Al Pacino: il più sapiente risponderà, senza dubbio alcuno, che possano entrambi coesistere rendendo ancor più avvincente qualsiasi spettacolo cinematografico.
Questo Allegri lo sa bene, ma la sua pellicola non si colorerà mai “d’azzurro Marekiaro”

PAGELLE e VOTI FINALI? Noi apprezziamo lo spettacolo di entrambi!

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DYBALA-HIGUAIN – Argentini di origine e italiani d’adozione: Paulo e Gonzalo sono i bomber delle due più forti squadre della Serie A. Il primo, arrivato in Italia alla corte di Zamparini all’età di 18 anni e mezzo, ha mostrato sin da subito il talento del predestinato: corsa, dribbling, fantasia e tecnica sopraffina. Esordisce in Serie A nella seconda giornata di campionato contro la Lazio subentrando al posto di Miccoli (Lazio-Palermo: 3-0). E’ alla dodicesima giornata che Dybala, realizzando la prima doppietta nella massima serie del calcio italiano, consente ai rosanero di battere la Sampdoria di Ciro Ferrara. Termina la stagione con 3 gol all’attivo in 27 presenze ma con un finale amaro: la sconfitta esterna contro la Fiorentina il 12 maggio 2013 sancisce la retrocessione dei siculi in Serie B. Chiude poi la stagione 2013/2014 con 30 presenze (28 in campionato, 2 in Coppa Italia) e 5 gol, ottenendo il 3 maggio 2014 la promozione in Serie A. Col tempo l’attaccante di Cordoba migliora la sua capacità realizzativa, al punto da guadagnarsi le attenzioni dei più grandi club italiani ed europei. Nel giugno 2015 si lega infatti alla società torinese con un contratto quinquennale. Realizza pochi mesi più tardi la prima rete in maglia bianconera ottenendo il primo trofeo della sua carriera: la Supercoppa Italiana (Juventus – Lazio: 2-0, marcatori: 69’ Mandzukic, 73’ Dybala). Con 14 gol si consacra miglior attaccante bianconero della stagione 2015/2016. Una sfida tra numeri uno, dunque. Maradona, infatti, definisce Gonzalo Higuain un incrocio tra Crespo e Batistuta, l’attaccante più completo della nazionale argentina. Cos’altro si può aggiungere? Quando il Dio del calcio parla, il popolo calcistico ascolta. I suoi numeri: “29 gol in 30 partite, un rete ogni 87,72 minuti”, è il capocannoniere del campionato di calcio più tattico e difensivo al mondo. E’ definito dai media e dagli avversari “il marziano”, “il fenomeno”. Dicono di lui: “con Higuan il Napoli parte sempre 1-0”. Si candida per raggiungere il record assoluto di gol nella Serie A (soltanto 6 reti lo distanziano da Gunner Nordhal,35 gol in 37 presenze) e comanda la classifica della Scarpa d’oro con 58 punti.

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Creatività 8-8,5
Controllo di palla/dribbling 7,5-9
Incubo difese 6,5-9
Tiro 8-8
Velocità 7,5-8
Capacità realizzativa 7-10

VOTO FINALE: 7,5-9

 

Valeria Iuliano