Una Juventus priva di idee e rinunciataria subisce un KO netto sul terreno di Napoli. 

Una battuta d’arresto grave per i bianconeri che, sempre più in crisi, non riescono a tornare ai massimi livelli.

La Juventus non va.
La squadra non gioca a calcio, non tira, non segna.
Alla terza di campionato abbiamo la certezza quasi “ufficiale” che la squadra, fino a ieri con la rosa più forte del campionato, è totalmente da rifare.

C’era consapevolezza che a Napoli, senza 6 titolari, non sarebbe stato semplice.
Tuttavia i bianconeri con impegno e professionalità potevano giocarsela: il Napoli non era imbattibile.

 

La Juventus è malata!
Non conosciamo il nome di questa malattia che fa commettere errori individuali non pertinenti a dei professionisti (molti dei quali hanno vinto coppe e scudetti).

La scusa “Ronaldo ci ha lasciato” non regge.
Se fosse vero che la qualità generale della squadra era nascosta dalle abilità e dalla personalità del portoghese allora sarebbe molto grave.
Ma soprattutto non è da Juve!

Parafrasando la “Corrida” possiamo definire l’attuale Juventus come una dilettante allo sbaraglio. Con giocatori totalmente in balia degli eventi, in preda alla paura, incapaci di reagire.

Le solite giustificazioni non convincono.
E’ la terza di campionato e la Juventus ha ottenuto un solo punto.

Manca coralità e gioco di squadra (ognuno gioca da solo), non c’è attenzione su chi ha la palla e se viene persa, nessuno la recupera.
C’è un atteggiamento rinunciatario… che non è da Juve.

Il malessere è diffuso, non è la mancanza di questo o quel giocatore, è accaduto qualcosa che ha colpito l’autostima della squadra.

Dove è finita quella squadra dal sangue freddo?

Le sensazioni sono negative e vedremo che intenzioni avrà  il vertice e soprattutto che genere di strategia attiverà Massimiliano Allegri.

Al momento i bianconeri non sono riusciti a vincere una partita e urge una soluzione per tornare a essere quantomeno competitivi.

La Società paga un mercato insufficiente e martedì prossimo c’è la Champions ottenuta in extremis con un sudato quarto posto. 

Massimiliano Allegri dall’alto della sua esperienza non perde la calma e dimostra ottimismo. Sostenendo in realtà che i ragazzi hanno disputato una buona gara condizionata dalla stanchezza e sottolineando che Wojciech Szczesny resta titolare.

Ma la domanda sorge spontanea: cosa succede al portiere polacco? Perché ha così paura? Wojciech ha conosciuto sicuramente tempi migliori, oggi è la brutta copia di quello che eravamo abituati a vedere e senza difensori vicino si fa prendere dal panico e sbaglia.
Non riesce a trattenere un pallone.

Restando ottimisti il tecnico di Livorno ha evidenti problemi a far coesistere profili che poco si legano. Come Rabiot e Ramsey, lo stesso Mc Kenney non ha inciso più di tanto.

La realtà è spietata: la squadra bianconera non corre, non propone e subisce.

Nemmeno a partita finita insorgono i crampi a giocatori giovanissimi (Locatelli) e siamo solo all’inizio…

Dopo tre giornate la Signora ha un solo punto in campionato e tantissimi problemi da risolvere.

 

Cinzia Fresia