L’Atalanta travolge come uno tsunami il Torino. La Dea riparte con una grande vittoria dopo il pareggio con l’Inter e le sconfitte con la Fiorentina in Coppa Italia e con la Spal in campionato. I bergamaschi, all’Olimpico, siglano un 7-0 storico, mai avevano vinto con questo risultato in Serie A, e agganciano la Roma al quarto posto della classifica. 

Un match strabiliante per la formazione di Gasperini, un blackout totale per quella di Mazzarri e un risultato finale che ha acceso il dibattito tra i tifosi: giusto non fermarsi e umiliare i granata? Un primo tempo chiuso per 3-0 dai bergamaschi e una ripresa che va oltre l’immaginazione. 

Una vittoria storica che, anche questa volta, passa per i piedi di un Josip Ilicic in forma stellare. Tripletta per lui contro il Torino, la quarta in due anni, solo Messi (con 7) e Aguero (con 6) hanno fatto meglio dello sloveno nei cinque grandi campionati europei. Una tripletta siglata in un giorno speciale, la sua centesima gara con la maglia dell’Atalanta. Ma anche una tripletta che incorona il suo momento d’oro, 12 gol nelle ultime 10 presenze in campionato.

Ilicic Atalanta
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La “Nonna”, come lo chiamano i compagni di squadra perché a parole è sempre distrutto, è ormai elemento fondamentale della rosa del tecnico piemontese. In ogni sessione di calciomercato almeno una big europea lo vuole, ma lui rimane sempre lì a Bergamo, la sua seconda casa. 

Nato in Bosnia ed Erzegovina, profugo di guerra, ha passaporto croato e cittadinanza slovena. Da sempre appassionato di calcio, guarda i dvd che arrivano dall’Italia e prova ad imitare i grandi campioni dell’epoca tra le strade della sua città, il suo preferito? Nakamura. 

Ilicic Ata
LIbero Quotidiano

Comincia a muovere i primi passi nel mondo del calcio nelle giovanili del Triglav e del Britof, club sloveni. È la volta poi di Koper e Interblock Lubiana, ma la prima vera grande occasione arriverà con il passaggio al Maribor.

Ilicic Palermo
Ilicic Palermo
Photo: ITA Sport Press

Acquistato per 80 mila euro, gioca cinque partite e viene rivenduto con una plusvalenza record: 27 volte il suo costo iniziale, arriva a Palermo per 2,2 milioni di euro. Considerato uno dei migliori talenti scoperti dal club siculo sotto la dirigenza Zamparini, rimane in Sicilia per soli tre anni, ma il legame con la squadra rosanero non si spezzerà mai. È il turno poi della Fiorentina, che lo preferisce a Bonaventura. Con i Viola vivrà momenti alti e momenti bassi fino al 2017. Il 5 luglio di quell’anno diventa ufficialmente un giocatore nerazzurro.

A Bergamo dimostrerà, ancora una volta, quelle qualità che fanno di lui un grande centrocampista. Esterno destro o sinistro ma, all’occorrenza, anche trequartista, Ilicic è personalità e forza fisica, abilità nel tiro ma anche nel dribbling. Una “Nonna”, distrutta a parole, ma che domina il campo a suon di assist e gol. 

Alessandra Cangialosi