“Lui è la storia del Cagliari”

Non poteva utilizzare parole più vere e significative il presidente Giulini per spiegare il senso profondo della scelta di designare Gigi Riva presidente onorario del club. 

Era emozionato in conferenza stampa nell’annunciare tale investitura ma, soprattutto, nel ripercorrere la grandezza del campione che è legato indissolubilmente ai colori rossoblu, che è stato leader fino alla conquista dello scudetto (l’unico nella storia sarda), fino a vincere per tre volte il titolo di capocannoniere della Serie A, fino a legarsi per sempre a quei colori: decise di ritirarsi a poco più di 31 anni penalizzato dai gravi infortuni, dopo 156 gol in Serie A. 

Arrivato in Sardegna nel 1963, ha giocato col Cagliari fino alla stagione 1975-76 creando un rapporto talmente profondo che Riva dall’isola non se n’è mai andato bensì è diventato una leggenda.

Non un semplice giocatore ma un simbolo.

Scelse Cagliari, anche se in un’intervista confessa che all’inizio aveva preso con scetticismo la scelta di volare in Sardegna e finì poi per sentirla casa.

Gigi Riva, il “Rombo di tuono” in maglia rossoblù

Non vi erano contratti e soldoni che potessero reggere il confronto con il cuore e così Riva è diventato una bandiera da tramandare ai posteri.

”Avrei guadagnato il triplo ma la Sardegna mi aveva fatto uomo, era la mia terra”.

Riva aveva già ricoperto la carica di presidente del Cagliari nel 1986.
Allora da presidente ‘attivo’ – ha ricordato scherzosamente il bomber – questo è un altro ruolo.”

Un ruolo nuovo che rappresenta un passo importante nell’anno del centenario e nella stagione in cui la squadra sarda coltiva ambizioni diverse dalla “comoda” salvezza; un anno in cui Cagliari vuole davvero emozionarsi e per farlo ha bisogno di un suo pezzo di storia.