2 a 2. No, non è il risultato di una partita. E’ il bilancio delle gare delle italiane impegnate ieri in Europa League. Due le vittorie, quelle di Roma e Fiorentina, due le sconfitte, quelle di Inter e Sassuolo.

Partiamo dalle note positive.
Quattro gol per la squadra di Spalletti, cinque per quella di Sousa: giallorossi e viola annientano, rispettivamente, Astra Giurgiu e Qarabag, e prendono il comando dei loro gironi. Certo, le avversarie non erano imbattibili ma in competizioni come questa tutto è possibile. Oltre che importante per la classifica dei rispettivi gironi di Europa League, le due vittorie targate Roma e Fiorentina sono un segnale anche per il campionato. Totti e compagni erano reduci dalla pesante sconfitta contro il Torino, mentre i toscani arrivavano da due pareggi consecutivi in Serie A. Ieri al Franchi sono arrivati cinque gol da parte di Babacar (doppietta), Kalinic e Zarate (doppietta).
All’Olimpico, invece, sembra la continuazione della festa per i 40 anni di Totti. Il capitano giallorosso regala spettacolo e magie ai tifosi della Roma presenti allo stadio. E’ suo l’assist per l’1-0 di Strootman, così come quello per il poker di Salah. Anche la rete di Fazio arriva dopo che una sua punizione si è stampata sulla traversa. Insomma, ha fatto tutto lui e poco importa se non è arrivato il gol. Quello che importa a questa Roma è aver ritrovato certezze e continuità e la vittoria di ieri deve essere solo un primo passo.

Non si può parlare di continuità, invece, con l’Inter. Dopo l’Hapoel Beer Sheva, arriva la seconda sconfitta in Europa League per i nerazzurri. Questa volta i ragazzi di De Boer cadono sul campo dello Sparta Praga, in Repubblica Ceca. Per il tecnico olandese si tratta sempre dei soliti problemi: approccio sbagliato e troppi errori in difesa e centrocampo. L’euforia per le tre vittorie consecutive in campionato, compresa quella contro la Juve, è svanita in fretta. De Boer lascia in panchina Miranda, Perisic e Icardi e questo si sente. Domenica c’è Roma-Inter e, forse, giocatori e allenatore erano già con la testa all’Olimpico. In Europa però adesso si fa difficile: con 0 punti dopo due partite, la qualificazione è tutta in salita. Una vittoria contro i giallorossi, magari, potrebbe restituire fiducia e motivazioni al gruppo di De Boer.
Infine, anche il Sassuolo delle sorprese cade in casa del Genk. La squadra di Di Francesco perde 3-1 contro i belga ma troppo male non fa. Nel gruppo F, infatti, tutte e quattro le squadre sono a quota 3 punti. Discorso qualificazione e primato, dunque, non può che essere più aperto. Gli emiliani devono fare i conti con l’assenza di otto giocatori. Assenza che, purtroppo, si sente. La rete di Politano negli ultimi 25 minuti accende gli animi neroverdi ma ormai è troppo tardi.
Fra tre settimane, il Sassuolo ricomincia da 0. Anzi, da tre!

Paola Moro