Anche la 27esima giornata di campionato è stata archiviata e, come sempre, non sono mancati momenti top e momenti flop. Sotto i riflettori, questo weekend, le due squadre capitoline, ma per motivi ben differenti. Da un lato, la Roma di De Rossi conquista la sesta vittoria in sette gare e continua a sognare la Champions League; dall’altro i biancocelesti rimediano una sconfitta casalinga contro la squadra di Pioli e chiudono la partita, ricca di scintille, in otto uomini. Il caotico match Lazio-Milan è indubbiamente il flop dell’ultima giornata di Serie A, l’ex centrocampista giallorosso e la sua Roma, invece, brillano.  

TOP DELLA 27ESIMA GIORNATA

Sette partite, sei vittorie, tre trasferte vinte su tre, sette gol presi ma soprattutto 20 reti realizzate con 8 marcatori diversi. Questi sono i numeri di Daniele De Rossi dal suo arrivo sulla panchina della Roma. Il club capitolino è inarrestabile e fa un altro passo verso la Champions League rifilando un poker d’assi al Monza. La Magica è passata dal nono al quinto posto in classifica e si è trasformata in una macchina da gol.

 

 

Accantonata l’era Mourinho, i giallorossi hanno decisamente cambiato marcia. Dall’arrivo del nuovo millennio, solo Rudi Garcia ha eguagliato il 40enne nelle sue prime 7 panchine in giallorosso, era la stagione 2013/14.

Tante reti, tanti marcatori, ma anche giocatori ritrovati: uno tra tutti Lorenzo Pellegrini, che ha ringraziato più volte l’ex centrocampista per la fiducia. Ma tra i rinati spiccano anche Dybala o Paredes. 

Non si può negare, la mentalità è cambiata e l’aria a Trigoria sembra essere più distesa. Il 40enne sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per poter essere un’ottima guida, anche nel futuro, e i Friedkin starebbero già valutando l’opzione rinnovo. La Roma è rigenerata e De Rossi è il nostro top della 27esima giornata. 

FLOP DELLA 27ESIMA GIORNATA

I giallorossi volano, i biancocelesti frenano. Il weekend di campionato si apre tra nervi tesi e caos. All’Olimpico, il Milan vince per 0-1 e i padroni di casa chiudono la sfida in otto uomini tra le proteste nei confronti della direzione di gara.

A siglare il successo rossonero è Okafor, entrato nella ripresa. I biancocelesti, invece,  dal 57’ cominciano a perdere pezzi. Prima, Pellegrini per doppio giallo, poi, nel recupero, altri due cartellini rossi per Marusic e Guendouzi

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Tensione alle stelle e, a fine partita, anche un diverbio in mezzo al campo con diversi giocatori coinvolti. Un finale di fuoco e un arbitro nell’occhio del ciclone. La gestione generale del match da parte di Marco Di Bello non è piaciuta, neanche al designatore Gianluca Rocchi, e l’arbitro è finito sotto accusa. Ora, per rivederlo in campo in Serie A, bisognerà attendere un mese. 

Il 42enne è stato sospeso, non tanto per la valutazione sul calcio di rigore reclamato dai laziali a inizio partita o per l’episodio della prima espulsione, ma per non aver tenuto le redini della gara. E non è la prima volta che il fischietto finisce sotto i riflettori. Lo scorso agosto, infatti, non aveva visto il famoso rigore in Juventus-Bologna. Una stagione da dimenticare per Di Bello, un caos all’Olimpico e un flop della 27esima giornata.