Antonio Conte e Cristiano Ronaldo difficilmente potrebbero convivere nella medesima squadra.

Entrambi uomini – e personaggi – abituati a prendersi tutta la luce dei riflettori e non sempre nel modo giusto.

Due leader, indubbiamente: ma come tutti i leader talvolta il confine tra ciò che è opportuno e ciò che non lo è rimane sottile e facile da travalicare.

Di Conte è inevitabile apprezzare la schiettezza, la chiarezza degli intenti, la voglia di spronare l’ambiente – nel suo caso, quello nerazzurro. Tuttavia ci si chiede se quelle due uscite in conferenza, l’una dopo l’altra, siano state del tutto necessarie e opportune.

Conferenza stampa Conte
Sky sport

Passi ancora quella sul mercato – anche se non particolarmente utile – ma del tutto superflua quella su Perisic. Non è facile capire l’atteggiamento di quei tecnici che vanno in conferenza stampa e mettono pesantemente in discussione i loro uomini. Uno, c’è un luogo adibito a farlo,  perché mai coinvolgere stampa e media in una sfera che – si sa – può dare adito a polemiche… Due, il rapporto con il singolo giocatore è troppo importante per spiattellarlo così davanti a tutti, ignorando le conseguenze di certe esternazioni.

Sembra strano che Conte non lo abbia ancora capito dopo i problemi già avuti in passato con alcuni elementi in squadra, come accaduto al Chelsea. Dopo aver tagliato – giustamente o no – le gambe a Icardi e (forse) Nainggolan, non gli servono altri nemici nello spogliatoio. A nostro modesto avviso. 

Cristiano Ronaldo – almeno alla Juventus –  non è uno che ha mai detto cose fuori luogo. A gesti e mimica facciale, invece, è sempre stato piuttosto eloquente anche in maglia bianconera. E ben vengano certe esternazioni quando in ballo c’è un campionato o un quarto di finale di Champions League. Anche perché ha talmente tanta esperienza che per forza di cose la sua opinione ha un peso.

Ronaldo Sarri
Daily Star

Però quell’espressione indispettita – aggiunta a qualche parola, che non  ci è data sapere – al momento della sostituzione, rivolta a Sarri, è assolutamente gratuita e oseremo dire ridicola. Cioè, si sta giocando appena  la prima partita della stagione, e già si fanno storie per una sostituzione? Scusate ma c’ è qualcosa che non va.

E non stiamo dicendo – come pare abbiano fatto all’estero – che i due abbiano discusso. Attenzione.

Stiamo semplicemente affermando che in una gara del genere il neo allenatore ha il sacrosanto diritto di fare tutti gli esperimenti del caso senza per questo dover assistere già ai primi nasi storti. Di chiunque, eh. 

Un consiglio a Sarri: troppe sviolinate a CR7 non servono, in conferenza come altrove. Un giocatore del genere, per quanto si possa capire il piacere e l’onore di averlo in squadra, va gestito con le molle.

Avere un carattere forte, da capo, va benissimo e fa benissimo. Certe volte però un pizzico di buon senso in più non farebbe male. Anche solo per non far chiacchierare inutilmente le rivali all’estero o i nemici in patria…