Si colloca tra l’assurdo il comico quanto successo nelle scorse ore a Cagliari dove, una centinaia di pastori si è appostata fuori dai cancelli del centro sportivo del Casteddu, ad Asseminello, bloccando la squadra che si sarebbe dovuta spostare per raggiungere Milano in vista della trasferta a San Siro contro i rossoneri.
La causa della mobilitazione del gruppo di pastori però è tutt’altro che comica quanto assurda, perché ciò che ha spinto gli allevatori a scioperare è il rincaro del prezzo del latte che ha sollevato diversi malumori e proteste in tutta la regione.
I pastori hanno bloccato i cancelli e le uscite del centro sportivo rossoblù chiedendo un colloquio con i giocatori per chiedere alla squadra di sostenere la causa non giocando la partita prevista per domani ma la richiesta, fin troppo onerosa in termini di conseguenze ricadute sul Club, è stata ovviamente declinata.
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“Siamo qui pacificamente, vogliamo che la squadra si unisca alla nostra battaglia. Chiediamo che il latte venga pagato a prezzo di costo, più qualcosa per noi, per vivere. Altrimenti, tanto vale buttarlo via. Siamo qui pacificamente. Cosa scriverebbero i giornali? Gara rinviata perché gli industriali del formaggio hanno fatto cartello sul nostro latte”.
Con l’ausilio del direttore generale del Cagliari Mario Passetti, che si è confrontato con alcuni rappresentanti del gruppo di pastori presenti spiegando loro l’impossibilità di venire in contro alle loro specifiche esigenze, si è fortunatamente raggiunto un accordo. 
In segno di solidarietà alcuni giocatori, tra cui Nicolò Barella, hanno versato del latte come simbolo di sostegno alla causa.
Raggiunto un punto d’incontro tra la delegazione di pastori e il Club, la squadra è riuscita a partire.