La Nazionale di calcio femminile registra numeri da grande squadra.

In un contesto non professionistico le Azzurre hanno incarnato la forza delle donne e hanno contribuito a far accettare l’idea che il calcio non ha sesso.
Le nostre Azzurre sono simbolo di un cambiamento epocale, iniziato a piccoli passi, lavorando a testa bassa, rafforzandosi a ogni discriminazione subita. Con carattere e classe, senza urlare ma coi fatti e sui campi, le calciatrici italiane hanno via via portato a casa conquiste.

Sono le nostre eroine: quelle che hanno compreso il valore intrinseco del calcio (pur essendo donne), quelle che rappresentano a pieno il significato di squadra, quelle che hanno tenuto botta e compatte hanno raggiunto traguardi concreti partendo dal rettangolo verde, dai risultati per far in modo di dimostrare ai più scettici, ai più stupidi, che anche le donne che ai tacchi preferiscono i tacchetti meritano rispetto e attenzione.

Coi fatti appunto…

La Classifica mondiale femminile della FIFA (o Ranking mondiale femminile FIFA; nome ufficiale: FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking) è un sistema di classificazione per squadre nazionali di calcio femminile introdotto dalla FIFA nel luglio 2003 allo scopo di permettere paragoni tra le squadre nazionali femminili del mondo. È l’equivalente femminile della Classifica mondiale della FIFA.

Il Ranking FIFA ci posiziona al 16° posto. Come nazionale europea siamo all’ottavo posto, ma Norvegia e Spagna non sono poi tanto  distanti.

Milena Bertolini, la giusta condottiera per la Rivoluzione

Tutto ha inizio ad agosto 2017…

E’ il 4 agosto quando viene nominata nuovo CT della nazionale italiana femminile, subentrando ad Antonio Cabrini.
Tre scudetti, tre Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane e sei Panchine d’Oro del calcio femminile. Questo è il curriculum con cui è stata annunciata ma, oltre ai numeri c’è di più… ha sempre cercato di combattere i pregiudizi con cui si è dovuta confrontare per tutta la sua carriera…

“Solo proponendo un buon calcio
possiamo far sì che la gente si interessi a noi.”

L’allenatrice vive il suo lavoro come una missione: abbattere barriere, dare un calcio ai pregiudizi. Ma per dimostrare di non essere da meno servono i dati, i numeri, le dimostrazioni sul campo, con il gioco …

(immagine OA Sport)

Con lei alla guida sono diciassette i match disputati dall’Italia.
Ben dodici sono le vittorie ottenute tra gare che hanno portato alla qualificazione alla Coppa del Mondo (dopo vent’anni d assenza), amichevoli e Cyprus Cup.

Due i pareggi, uno dei quali in amichevole contro la fortissima Francia.
Solo tre sconfitte arrivate contro due corazzate come Germania e Spagna e con il Belgio, nell’ultima gara del girone di qualificazione al Mondiale, con il primo posto nel girone ormai acquisito.

I gol realizzati sono stati 35 e 15 quelli subiti.

Ora si guarda avanti.
Il prossimo impegno per le nostre ragazze sarà la Cyprus Cup che lo scorso anno è stata mancata, in finale, perdendo contro la Spagna.
Le Azzurre sono nel Gruppo B con Thailandia, Messico e Ungheria.
L’esordio è previsto il 27 febbraio contro il Messico e per le nostre ragazze sarà un test davvero importante in vista del prossimo Mondiale francese.

L’obiettivo del ct e delle sue ragazze è il medesimo, stupire, divertire e continuare la Rivoluzione…

 “Non è facile tenere alta l’attenzione sul calcio femminile ma il mio obiettivo è anche quello di trasformare questa squadra in un modello di riferimento per le ragazzine e per il loro futuro. La speranza è che possa cambiare il pensiero collettivo rompendo i soliti pregiudizi.
Sarebbe una grande conquista, per ora è la mia missione”.

 

Caterina Autiero