Non bastano cuore e grinta. Non basta la voglia, l’organizzazione, la preparazione tattica, il gruppo unito e la forza di andare oltre i propri limiti. Non basta l’orgoglio…

Lo abbiamo visto al Mondiale e ora lo abbiamo constatato con la Champions.

Finisce l’avventura europea di Juventus e Fiorentina che non vanno oltre i sedicesimi eliminate rispettivamente da Barcellona e Arsenal e non ci sono più squadre italiane in Champions League femminile: il calcio femminile italiano, seppur in evoluzione, è ancora passi indietro.

UWCL – Per Juventus e Fiorentina avversarie di valore ma le italiane non rinunciano a sognare

Il sorteggio non è stato di certo benevolo mettendo subito bianconere e viola di fronte ad avversarie ben più esperte e preparate.

Nel doppio confronto delle due formazioni italiane è emerso ancora il gap che intercorre tra il calcio nostrano e le altre realtà.

Fiorentina e Juventus sono uscite dalla Champions con due sconfitte a testa.

La squadra di Rita Guarino con un passivo di 2-0 all’andata e una gara di ritorno in cui, nonostante qualche progresso, è terminata 2-1 per le catalane.
Le gigliate hanno perso in casa per 4-0 riducendo al lumicino le possibilità di ribaltare il risultato a Londra dove escono con una sconfitta per 2-0.

Nel complesso, un totale di un solo gol realizzato e ben 10 subiti.

Dopo il Mondiale sono state spese tante belle parole. Vero è che in pochi mesi non si potevano fare miracoli, ma bisogna comprendere che servono spese in termini di investimenti e riconoscimenti.

Nel frattempo, Juventus e Fiorentina continueranno a fare la loro parte concentrandosi sul campionato italiano essendo protagoniste, insieme ad altre big, di una Serie A avvincente che ha bisogno di crescere ma anche di chi la aiuti a farlo.