ALLENATORI CHE HANNO FATTO LA STORIA

Oggi, l’Empoli arriva in A sotto la guida di Andreazzoli. Un legame, quello tra la società toscana e il tecnico che continuerà anche nella massima serie e che sembra scritto nel destino… Perchè l’attuale tecnico ha un legame speciale con Spalletti e un modo di interpretare il calcio affine a Sarri (due tecnici che hanno fatto la storia dell’Empoli).

Il legame con il tecnico di Certaldo è fortissimo. Spalletti lo volle con sè sulla panchina dell’Udinese (2003) e alla Roma dal 2005-2009. Il connubio tra i due svanisce quando Spalletti arriva all’Inter ma sarà proprio Luciano a promuovere il suo fido collaboratore in una chiacchierata con il presidente Corsi. Spalletti suggerisce e Corsi, a dicembre, cambia guida tecnica. Arriva l’inaspettato: la svolta di Natale cambia il volto dei toscani e l’Empoli diventa una corazzata. Cambia il modulo e il sistema di gioco con la voglia di giocare sempre il pallone ricordano a tratti Sarri.

SPALLETTI E L’EMPOLI (1993-1998): L’attuale tecnico nerazzurro muove i primi passi da allenatore proprio con i toscani, nel 1993-1994, nelle giovanili. A stagione avanzata, a 6 giornate dalla fine, diventa tecnico della prima squadra (subentrando a Lombardi): la squadra vive l’incubo della retrocessione in Serie C1 ma termina al penultimo posto, salvandosi ai play out contro l’Alessandria. Nella stagione successiva Spalletti ricomincia dalla squadra giovanile empolese, tornando poi allenatore della prima squadra nel 1994-95, in Serie C1. Fu una stagione ricca di successi: la sua Empoli vinse la Coppa Italia di Serie C e ottenne la promozione in cadetteria grazie alla vittoria in finale play off contro il Como. Dopo una stagione in B, Spalletti traina l’Empoli in A e nel campionato 97-98 conquista la salvezza con una giornata d’anticipo.

Con Spalletti e la sua Empoli, il calcio italiano comprende che una piccola realtà può essere una rivelazione. Il gioco di quella squadra fa conoscere non solo l’ allenatore e i suoi giocatori (Balli, Baldini, Birindelli, Tonetto, Martusciello, Ficini, Esposito, Cappellini, Ametrano, Di Natale) ma anche una società che investe nelle giovanili.

L’EMPOLI TARGATA SARRI (2012-2015): Dopo un girovagare tra le serie minori, nel 2012 approda alla guida dell’Empoli in Serie B. L’inizio non è dei migliori: i risultati stentano ad arrivare e dopo 9 giornate si ritrova in ultima posizione con solo 4 punti totalizzati. E’ solo l’inizio…i toscani guidati da Sarri ottengono una lunga serie di risultati positivi, proponendosi come validi candidati alla disputa dei play-off. In questa stagione emergono Ciccio Tavano, Maccarone, Saponara e Hysaj. Alla fine della stagione l’Empoli si qualifica ai play-off ma perde la finale con il Livorno. La società, nonostante la mancata promozione, insiste con Sarri: la scelta sarà premiata perchè nella stagione 2013-14  l’Empoli finisce al secondo posto ed è promosso in Serie A. La sua prima volta da allenatore nella massima serie è un successo: i toscani conquistano la salvezza con con 4 giornate d’anticipo ma non solo… la squadra conclude il torneo al 15º posto ottenendo 42 punti e viene considerata la rivelazione del campionato.

L’Empoli di Maurizio Sarri si fonda su un calcio semplice ma molto organizzato che predilige il possesso palla (nonostante il quindicesimo posto nella classifica finale, la squadra è risultata settima per quanto riguarda la percentuale del possesso palla).
Ha interpretato un calcio verticale, sfruttando la qualità del proprio regista, Valdifiori, e la capacità di attaccare gli spazi dei propri attaccanti.

Il 19 maggio 2015 l’ex capitano e bandiera della squadra toscana Ighli Vannucchi gli consegna il premio Leone d’Argento (assegnato annualmente a un tesserato azzurro) e a giugno dello stesso anno riceve il premio Football Leader-Panchina Giusta (assegnato dall’Associazione Italiana Allenatori Calcio).

Caterina Autiero