Conclusasi con Empoli-Crotone la terza giornata di campionato nel posticipo di ieri sera, che ha visto trionfare i toscani per 2-1 sui calabresi conquistando la prima vittoria e i primi tre punti stagionali. La formazione di Nicola, invece, subendo la terza sconfitta non ha invariato la sua posizione in classifica rimanendo, in solitaria ai piedi del tabellone. Non ha ancora carburato il Crotone che, novellino di serie A fatica a conquistare punti che possano ripagare l’impegno nel voler ingranare la marcia di partenza.

Al top la formazione di Massimiliano Allegri che, raggiunge numeri da capogiro trionfando per 3-1 ai danni dei neroverdi di Di Francesco privato dell’imprescindibile e incedibile Domenico Berardi. Come se non bastasse il risultato, di per sé più che fertile, la formazione di Allegri ha elargito spettacolo e incanto concretizzando il tris in soli 27 minuti per opera di uno scatenato Higuain che realizza la doppietta iniziale per poi lasciar sigillare al secondo super acquisto di agosto, Miralem Pjanic. Le reti di Gonzalo realizzate grazie agli assist, rispettivamente, di Dybala e Khedira hanno scongiurato definitivamente tutte le dicerie sul suo conto, mettendo a tacere chi si auspicava, o temeva, una stagione lungi dalla più che prolifica stagione passata quando indossava ancora la maglia celeste. Non soltanto Higuain con la semi-rovesciata del 2-0 ha provocato capogiri; ciò che turba e manda in estasi i bianconeri è la percentuale di possesso palla corrispondente al 70,88%.

Buona la prima per il Milan, ma solo quella e infatti per Montella pare si siano esaurite le gioie, almeno attualmente. Dopo la prima vittoria per 3-2 sul Torino, si sono succedute due sconfitte: il tonfo al San Paolo e quella contro l’Udinese che non trionfava nel tempio del calcio contro i rossoneri da ben nove anni. A spezzare questa lunga tradizione ci pensa Perica, classe ’95 che, all’88 colpisce e affonda un Milan pervenuto, almeno in avanti, sono nella prima frazione di gioco. Non basta il solito miracoloso Donnarumma a scongiurare l’inevitabile e non è bastato stringere i denti, la squadra di Montella, si è infranta sul finale. Flop clamoroso.

All’Olimpico, dopo un primo tempo dominato dai doriani la Roma ribalta il risultato grazie a un rigore dubbio concesso ai giallorossi e messo in segno dal sempreverde Totti. 

Il Napoli ha definitivamente archiviato l’addio del Pipita e a Palermo regala gol e spettacolo con un secco 3 a 0. A Bergamo, l’Atalanta vince per 2 a 0 sul Torino di Mihajlovic. 

Rinviata Genoa-Fiorentina per impraticabilità di campo.

Stupisce il Pescara che, matricolina di serie A, esordisce da chapeau pareggiando prima contro il Napoli, vincendo contro il Sassuolo e dando del filo da torcere agli uomini di De Boer colpevoli di una difesa traballante. I delfini impegnano più volte il portierone sloveno, scavalcandolo, segnando il gol del vantaggio al 63′ su prodezza di Bahebeck. Non basta il 23′ francese a perpetuare questo filone produttivo, Maurito Icardi non ci sta e ribalta il risultato.

Egle Patané