La Juve di Sarri contro il Brescia è finalmente scesa in campo con un assetto differente.

Due punte (Higuain e Dybala) precedute da un trequartista (Ramsey), in un 4312 che ha avuto un buon successo di “pubblico’ e ha convinto anche il mister che si è detto contento di come la squadra abbia affrontato la partita con il nuovo modulo.

Dobbiamo essere pronti a giocare sia col 4-3-3 che col 4-3-1-2. In questo momento è meglio con il trequartista. Ramsey è il più adatto, ma possono interpretare quel ruolo anche Rabiot e lo stesso Dybala, che però a me piace un po’ più davanti

 

Aaron-Ramsey-e-Paulo-Dybala
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La “freschezza” del nuovo attacco si è messa in evidenza soprattutto grazie al diez e al gallese che si sono mostrati in tutta la loro duttilità – intercambiandosi spesso – e nella loro comune capacità di dialogare palla a terra. Cosa che a Higuain è riuscita un po’ meno bene, ma non vogliamo soffermarci su questo ora.

Il punto è che il 4312 ci rimanda una Juventus più armoniosa e meno sbilanciata a sinistra, là dove nel 433 la presenza di Cristiano Ronaldo vincola il mister a scelte obbligate in campo per permettere al portoghese di partire e di restare costantemente sulla sua fascia preferita. Cerchiamo di spiegarci.

Nella partita contro il Verona  il posizionamento pressocché fisso di Ronaldo ha evidenziato la difficoltà di riempire l’area nel momento in cui Dybala si abbassava a dare una mano a centrocampo. Il sette bianconero rimane costantemente a sinistra e non si accentra. E non sembra un caso, la cosa pare strettamente voluta.

Non solo. Ronaldo condiziona i compagni con la sua smania di andare a rete, con la sua presenza su ogni calcio piazzato, negando – purtroppo – occasioni a giocatori che in quel momento sarebbero dotati di ‘cartucce’ migliori. Vedi Pjanic,ad esempio. O lo stesso Dybala.

Se Cristiano non riesce a capire che deve fare anche lui uno sforzo verso le esigenze della squadra, questo nuovo vestito della Juventus – che per Sarri è valido tanto quanto l’altro – sembra destinato a essere utilizzato solo e esclusivamente in assenza del portoghese. Penalizzando molti giocatori bianconeri, inutile nascondere la verità.

Il tecnico della Juventus sembra intenzionato a portare avanti la linea del doppio modulo – e chissà che non sia in fase di studio per altro. Di certo in queste ultime due partite ha ritrovato un Dybala più che in forma – e più dell’ altro argentino. Metterlo di nuovo in panchina risulta sicuramente difficile, al momento.

Paulo Dybala Brescia Juve
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A nostro avviso forse sarebbe stato meglio, le scorse settimane, non proclamare ai quattro venti la superiorità di CR7. Il portoghese non sembra di certo uno che ha bisogno di sentirsi imprescindibile: sa farlo benissimo da solo.

Sarri dovrà essere estremamente  a rapportarsi con l’asso ex Real perché se é vero che lui non ha più bisogno di dimostrare nulla, è vero altrettanto che alla Juventus tutti i più grandi hanno sempre saputo lavorare per il bene del gruppo. Cristiano per tutta la vita è stato abituato a una squadra che si modellava a lui.

Sarebbe così delittuoso, talvolta, chiedere a lui di fare un passo fuori dal suo mondo costruito ad hoc?