E’ grazie al rigore di Romagnoli, che ha sempre dichiarato la sua fede biancoceleste, che il Milan va in finale di Coppa Italia dove incontrerà la Juventus.

Un Laziale che manda in finale il Milan.

Potrebbe sembrare una contraddizione … non fosse che il laziale (di fede sempre dichiarata) in questione è Alessio Romagnoli, rossonero di divisa e calciatore di talento che ieri sera, con il suo rigore assestato dopo il nulla di fatto ai tempi supplementari, ha permesso a Gattuso e alla sua squadra di conquistare la finale di Coppa Italia, sconfiggendo così i biancocelesti per 5 a 4 dagli undici metri.

(fonte fotografica da LaPresse)

Finale che si disputerà a Roma il 9 maggio e nella quale il Milan incontrerà la Juventus, che nel pomeriggio ha battuto l’Atalanta (curiosamente anche con un rigore) per 1 a 0.

Romagnoli, classe 1995, gioca a Milano ma ha il cuore capitolino: cresciuto nelle giovanili della Roma, tifa Lazio da quando è un bambino; ovviamente il suo rigore andato a segno senza cedimenti, proprio mentre l’Olimpico iniziava ad imbiancarsi, ha una valenza doppia e dimostra come, nel calcio, si possa tenere separati il tifo dalla professionalità, la fede dagli obiettivi.

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Il giovane difensore, dopo la rete decisiva che ha sancito l’approdo in finale dei rossoneri, non ha esultato, e sui suoi profili social, si è limitato a postare foto del match e i relativi hashtag.

Nessun particolare entusiasmo, dunque, per il gol messo a segno sotto la Curva Nord dello stadio Olimpico, forse perchè, da bambino sognava di realizzarlo ma con addosso un’altra maglia… quella della Lazio.

Silvia Sanmory

(immagine copertina da ILoveCalcio)