La stagione calcistica in corso si sta per concludere e con questa il rapporto tra la Roma e Spalletti sembra esser arrivato ai titoli di coda. Il contratto del tecnico scade a giugno e, tra sì, no e forse la firma per il prolungamento ancora non è stata apposta e, molto probabilmente, quel momento non arriverà. Pochi giorni fa, a Trigoria, alcuni tifosi avevano appeso uno striscione che recitava “Con Spalletti per la Roma, firma e crediamoci ancora!“. “Crediamoci ancora”, un riferimento al futuro che esprime perfettamente il presente e il resoconto della situazione attuale giallorossa: dopo l’uscita dall’Europa League, dalla Coppa Italia e con otto punti di distacco dalla prima posizione in classifica, gli obiettivi della squadra capitolina sono volati via e con questo anche il percorso 2.0 di Spalletti sulla panchina romanista è arrivato al capolinea. Giocatori e gran parte della tifoseria si è espressa a favore di una sua permanenza, ma con i saluti del mister di Certaldo arriverà il bilancio di quanto fatto in una stagione “e mezzo”, considerando il suo ritorno a Roma nel gennaio di un anno fa.

A fine stagione, però, non si dovrà stilare esclusivamente il bilancio di quanto fatto sul campo ma a tener banco sara’ anche il bilancio finanziario. Si ripresenterà, dunque, la temuta questione per i supporters, delle cessioni dei big che, già a mercato chiuso, spopola nel web e in città. La convinzione dei tifosi è unanime: per crescere si devono tenere i titolarissimi, riuscendo a resistere alle tentazioni delle grandi d’Italia e d’Europa. A curare la nuova fisionomia della rosa ci sarà, da quanto ormai da settimane trapela in via ufficiosa, il ds Monchi che, dalla sua, sembra aver già un’idea di quale sarà la prossima Roma. In particolar modo, si consolida lentamente l’ipotesi di vedere Emery allenare a Trigoria, considerando il rapporto, instaurato ai tempi di Siviglia, tra il dirigente e l’attuale allenatore del Psg. Certamente, il nuovo tecnico giallorosso dovrà saper prendere in mano la squadra sulle orme di quanto fatto da Spalletti che, tra critiche e polemiche, ha dimostrato le proprie competenze come riconosciutogli dai suoi stessi ragazzi.

Una questione che ha marchiato la sua gestione è, però, il trattamento riservato al Capitano, Francesco Totti. Dopo i polveroni mediatici che avevano offuscato il finale della passata stagione tra i due, quest’anno la situazione si è rasserenerata ma, i pochi minuti riservato al dieci giallorosso durante le partite, non sono andati giù alla stramaggioranaza del tifo romanista che, ritiene questa, una mancanza per la propria bandiera. Una bandiera ben conosciuta da Zeman il quale, insieme al suo Pescara sarà il prossimo avversario in campionato della formazione romana. Punti importantissimi servono a Spalletti e i suoi per tenere a debita distanza il terzo Napoli che, al momento, è distante soltanto due punti.

Per i bilanci ancora è presto, adesso è tempo di salvaguardare il secondo posto, adesso è il momento di pensare soltanto a giocare.

Chiara Vernini