Se da sempre il calcio è stato considerato adatto solo agli uomini ci sono prove tangibili che dimostrano come questo sport possa far innamorare anche molte donne al punto di trasformare la passione in una vera professione. Tecnica, talento, potenza e determinazione sono tutti sostantivi facilmente adattabili a un uomo ma anche a una donna.

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Non si può fare distinzione se il soggetto in questione è la brasiliana Marta Vieira Da Silva.
Quando si parla di calcio il Brasile diventa la nazione del “ginga”, termine portoghese che indica i giocatori in grado di unire destrezza e fantasia e Marta Vieira da Silva, detta semplicemente Marta,  giocatrice dell’anno per cinque anni consecutivi, dal 2006 al 2010 è una vera fuoriclasse. Una maga del pallone, la migliore del mondo secondo Neymar, un “Pelé in gonnella” per lo stesso Pelé. Eppure guadagna una miseria rispetto ai goleador maschi e non si vede mai in tv.

14625423_10211147670914773_312146088_nUna colonna, una bandiera. Hope Solo negli Stati Uniti è considerata  davvero una bandiera. E’ l’unico portiere tra le calciatrici più forti al mondo e a 34 anni è ancora sulla cresta dell’onda. E’ un totem della Nazionale. Miglior portiere dell’anno secondo l’IFFHS (organismo che si occupa delle statistiche riguardanti la storia del calcio) per tre anni consecutivi dal 2012 al 2014. Una volta in meno rispetto a un suo collega, anche lui bandiera della sua Nazionale. Stiamo parlando di Gigi Buffon. E’ considerato uno dei più forti portieri di tutti i tempi ed è stato talvolta definito il migliore nella storia del calcio. Nel 2003 la UEFA lo ha premiato con il titolo di miglior portiere e, unico caso tra i giocatori del suo ruolo, miglior giocatore della stagione.

14593394_10211147670794770_948211790_nMegan Rapinoe è un’altra americana considerata una delle migliori giocatrici a livello mondiale. Spesso e volentieri viene paragonata al tedesco Mesut Ozil per la tecnica, il controllo palla ma soprattutto per la qualità nel mandare in gol le proprie compagne. E’ stata una delle protagoniste della vittoria del Mondiale da parte degli USA nel 2015, tanto quanto Ozil durante il Mondiale assegnato alla Germania nel 2014.

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Last but not least… una calciatrice italiana. Già perché, per quanto in Italia il calcio sia ancora una cosa solo per uomini, esistono donne che hanno talento e che investono tutta la loro vita nello sport. E’ il caso della “dilettante”, solo di nome e non di fatto, Melania Gabbiadini, sorella e musa di Manolo, centravanti del Napoli. Melania è una delle più forti calciatrici della Nazionale femminile italiana e della squadra del Verona. E’ stata addirittura definita la “Messi del calcio femminile” ma a questa associazione risponde: “Il paragone è un po’ forte, perché Messi non è umano. Però come lui sono veloce, ho un buon dribbling e un tiro forte. Quello che mi manca è la sua freddezza davanti alla porta”, oltre che uno stipendio simile dato che sostiene di guadagnare “Il giusto per arrivare a fine mese, però ho fatto un corso per fare i tatuaggi, così racimolo qualcosa di più. In generale, in Italia, le ragazze di giorno lavorano e la sera si allenano”.

Nonostante il guadagno dei fratelli sia diverso, nessun rancore in famiglia, anzi tanta sportività e cori da stadio. “Mia sorella mi ha insegnato tutto, soprattutto a essere umile. Il calcio maschile ha tante cose da imparare da quello femminile” afferma Manolo.
E se ci fossero più storie come quella di Manolo e Melania forse nel calcio italiano cambierebbe qualcosa.

Federica Megna