“Torna, ‘sta casa aspetta a teeeee…”

A campionato ormai archiviato, via al calciomercato.

Rima a parte, tra il valzer delle panchine eccellenti e la tarantella dei calciatori, in casa Napoli ogni anno spicca, come da qualche tempo, la telenovelona del giocatore da prendere ASSSOLUTAMENTE, per provare a contrastare e a giocarsi qualche chance contro l’Highlander Juventus.

Lo scorso anno fu il buon Cavani ad infiammare gli animi azzurri. Quest’anno, complice – a detta di qualcuno –  qualche incertezza sulla gestione nuova di zecca di Carletto Ancelotti (gestione ineccepibile per la scrivente), in avanti pare si sia riproposto il problema dell’uomo che serve per infilare la palla in rete. Il Napoli ha trovato un ottimo uomo, a riguardo, in Milik.

Purtroppo il giovane polacco è e non è una costante del gruppo azzurro: allora quale momento migliore per tirare fuori come coniglio da cilindro Fabio Quagliarella?

Il bomber stabiese, in forza alla Samp ma di cuore azzurro, é stato spesso accostato al Napoli dopo la prima e unica annata in azzurro: quella 2009/2010.  Quattro anni alla Juve, un passaggio alla sponda granata di Torino e un approdo nel porto sicuro di Genova, dai blucerchiati. A Genova nuova linfa, nuovo slancio, tanti gol, la sicurezza di essere una sicurezza (mi si perdoni la ripetitività) per la squadra e i tifosi, uno spauracchio per gli avversari. Capocannoniere fresco fresco con 26 reti, ha pianto a fine partita e i tifosi lo hanno omaggiato.

Quagliarella capocannoniere
calcioNapoli24

Trentasei anni di uomo e professionista, riservatezza e serietà e un pianto, quello di oggi, che suona come un addio. Che sia un messaggio per qualche squadra? Che sia il Napoli quella squadra? Il Presidente De Laurentiis non ha chiuso le porte, anzi. Certo, Quaglia non si sa quanto spazio avrebbe nella rosa azzurra. Certo è anche vero che ci saranno tre competizioni da onorare, quindi lo spazio per un esperto di campo come lui potrebbe essere ritagliato ben bene. Sarebbe romantico vederlo terminare la carriera nella squadra del cuore, e dopo quella nera e vergognosa esperienza di vittima di stalking subìta quando era attaccante del Napoli, sarebbe ancora più bello poterlo ammirare nella sua seconda giovinezza professionale.

Quagliarella Napoli
Calcio Napoli 1926

Chi vivrà (e sopravviverà al calciomercato), vedrà!

 

Due cose:

1) Quaglia, sarai pure capocannoniere con 26 gol, ma il Napoli con 27 pali ti ha battuto;

2) Mi piacerebbe proprio rivederlo qui. Abbiamo bisogno di chi fa gol e di chi, quando lo fa, si spoglia di quella maglia e mostra a tutto il San Paolo la sua gioia e quella “VENA ‘NDURZATA”.

Simona Cannaò