Si torna a giocare in quel di Crotone, là dove la Vecchia Signora è molto amata. 

Con buona pace di CR7 –  che sconta beatamente il suo isolamento da Covid – la Juve si affida a Alvaro Morata. E fa bene perché El Ariete è una delle poche cose buone, se non l’unica vista in campo stasera tra le fila bianconere.

Morata in Crotone Juve
Fonte immagine pagina uff. FB Juventus

Poche, pochissime in mezzo a una confusione che più che in campo,  è sembrata nella testa di Pirlo.

Sorvoliamo sugli episodi  anche perché altrimenti dovremmo ricordare che Federico Chiesa festeggerà la sua prima con la maglia della Juventus con un bel rosso diretto e, sinceramente , la cosa mi sa di cattivo presagio.

Ma tant’è… Stiamo parlando di Chiesa…

La formazione di partenza  è oltremodo ardita, al pari di quella vista contro la Roma, solo che questo di stasera è il Crotone… Ho la sensazione che Pirlo non abbia ancora capito che per gli esperimenti è scaduto il tempo.

Non ne ha avuto, obietterete voi a ragione. Bene, è vero.

Ma in questa stagione all’insegna dell’incertezza, bisogna trovare alla svelta della certezze. Senza indugi.

Non c’è tempo per cercare di essere il Guardiola 2.0.

In primis, una cosa: ci restituisca al più presto Dybala in campo. La Juventus ne ha bisogno come l’aria ( ha un motivo per averlo escluso stasera, spero).

Se proprio vuole mostrare la sua maestria, cominci a convincere Leonardo Bonucci che la difesa della Juve non è più roba per lui.

Che sia davvero il Maestro, che di maestrini, qui a Torino, ce ne sono già abbastanza.

Poche certezze, ma buone: magari anche ognuno nel suo ruolo, che non fa mai male.

E non soffermiamoci sugli arbitri, che dalla notte dei tempi siamo stati quelli che “Eh, ma vi attaccate sempre all’arbitraggio”, riferito ai nostri avversari.

Brutta partita a Crotone, avanti la prossima.