Nonostante la vittoria contro la Sampdoria torna a far respirare Gattuso, in casa Milan le belle notizie non durano mai troppo e la mazzata è subito dietro l’angolo.

L’infortunio di Caldara è più grave del previsto e i tempi di recupero sono più lunghi di quelli comunicati dall’allenatore rossonero

Infatti, come scrive oggi Gazzetta.it, il problema al gemello mediale di cui aveva parlato Gattuso domenica sera si è scoperto in realtà essere uno strappo di quasi tre centimetri al muscolo del polpaccio destro del difensore rossonero. Lo stop dovrebbe essere circa di 3 mesi più un lavoro di fisioterapia e dunque Caldara potrebbe tornare a disposizione dell’allenatore solamente a febbraio. L’ex difensore dell’Atalanta si è fatto male in allenamento, dopo la partita di Europa League contro il Betis.

La stagione di Caldara, dunque, va sempre peggio.
E’ una stagione maledetta, difficile trovare altri aggettivi.
Solo qualche mese fa il 24enne viveva forse il momento più felice della sua carriera: l‘arrivo alla Juventus dopo un anno e mezzo di attesa in concomitanza con quello di Cristiano Ronaldo.

Poi, dopo qualche settimana, il trasferimento a titolo definitivo al Milan, nell’operazione che ha riportato a Torino Leonardo Bonucci.

Considerato uno dei maggior talenti difensivi italiani, alla Juve era già etichettato l’erede di Chiellini.
Al Milan la musica è stata diversa: Caldara ha saltato tutto il ritiro di luglio e ha dovuto in poche settimane adattarsi alla difesa a 4 di Gattuso, mentre a Bergamo aveva sempre giocato con la difesa a 3 di Gasperini.

Milano per ora non è stata una grande piazza per lui: l’unica presenza con la maglia del Milan risale alla trasferta di Europa League in Lussemburgo contro il Dudelange. In più di due mesi, tra campionato e coppe, non ha mai assaporato l’erba di San Siro. Doveva esordire nella gara contro il Betis, ma l’inaspettato svantaggio rossonero ha fatto cambiare idea a Gattuso per ragioni tecniche, anche perché Caldara stava rientrando da un infortunio.

Lo strappo al polpaccio, infatti, è solo l’ultimo di una serie di problemi che hanno afflitto il 24enne dal suo arrivo a Milano.
Nelle prime giornate di campionato si era fatto male alla schiena e dopo ancora aveva avuto un principio di pubalgia che lo avevano tenuto lontano nelle settimane successive.
Non si tratta né di ricadute o peggioramenti: a Bergamo prima e a Torino poi, Caldara non aveva nessun tipo di problema.
L’aria di Milano, per ora, non gli fa bene.

Da essere giocare insieme a Cristiano Ronaldo a frequentare ospedali e medici più di allenatore e compagni, tutto nell’arco di tre mesi.
Tre, come quelli che adesso deve saltare per poter guarire dallo strappo al polpaccio. Maledetta sì, è proprio una stagione maledetta.

Chissà se i tifosi della Juventus rimpiangono ancora lo scambio Bonucci-Caldara

 

Paola Moro