La Lazio ha chiuso il girone di andata di Serie A al quarto posto

Una sorpresa, tenendo conto dell’andamento non eccellente della squadra di Inzaghi.

Un inizio in salita per la Lazio che ha affrontato, uscendone sconfitta in entrambe le partite, Juventus e Napoli. Altre due sconfitte sono arrivate contro Inter e Roma, confermando un problema di mentalità nell’affrontare le big del campionato.

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Ma sono stati i 4 pareggi consecutivi contro Sassuolo, Milan, Sampdoria e Chievo a impensierire Simone Inzaghi che comunque è riuscito a mantenere la squadra in piena corsa Champions League.

C’è da dire però che il quarto posto della Lazio in serie A è arrivato più per demeriti delle altre squadre che per i meriti dei biancocelesti.

Così l’anno solare 2018 e il girone di andata sono terminati con una sconfitta contro l’Atalanta, due vittorie (contro Cagliari e Bologna) e un pareggio contro il Torino a conferma del fatto che la Lazio non ha raggiunto un equilibrio tale che le consenta di proseguire serenamente la seconda parte del campionato.


Correa e Acerbi: arrivati e subito indispensabili

Correa è stato sicuramente uno degli acquisti migliori della scorsa estate per la Lazio. Arrivato alla corte di Simone Inzaghi ad agosto scorso non ha fatto rimpiangere la fantasia di Felipe Anderson, ha sostituito degnamente l’infortunato Luis Alberto e si è comportato benissimo come prima punta al fianco di Immobile e Caicedo. Il suo talento è in crescita e la sua presenza in campo è una garanzia anche se Inzaghi preferisce farlo partire dalla panchina e schierarlo quando la partita fa fatica a decollare.

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Acerbi quando è arrivato alla Lazio aveva il posto da titolare assicurato: quello lasciato libero da De Vrij. Il difensore non ha mai deluso le squadre nelle quali ha giocato, dal Milan al Sassuolo, e anche con la Lazio non è stato da meno. Indiscusso protagonista dei duelli aerei sia in difesa che in attacco, ha segnato 3 gol importantissimi e non ha fatto rimpiangere De Vrij.

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Dove sono finiti Marusic e Milinkovic-Savic dello scorso anno?

Marusic ha chiuso l’anno e il girone di andata con un cartellino rosso epilogo di un avvio di campionato non molto felice per il calciatore montenegrino che non sta replicando le sue prestazioni della scorsa stagione. La fascia destra da lui occupata è il punto debole della Lazio, ma è anche vero che non ci sono altri giocatori che possano ricoprire il suo ruolo di ala.

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Milinkovic-Savic ha vissuto un avvio di campionato molto travagliato. Titolare fisso della squadra di Simone Inzaghi era l’uomo in meno del centrocampo, tanto da essere diventato insieme a Luis Alberto, il capro espiatorio delle pessime prestazioni biancocelesti.

Lazio: scoppia il caso Luis Alberto e Milinkovic-Savic

Il gol al Cagliari e le sue lacrime hanno restituito fiducia al giocatore che è tornato a essere il Milinkovic-Savic della scorsa stagione e ha chiuso il 2018 con delle ottime prestazioni.

Sergej, le lacrime liberatorie del Sergente biancoceleste

Per affrontare al meglio la seconda parte del campionato la Lazio deve prendere consapevolezza degli errori fatti e risolvere i problemi di prestazione della squadra, fare qualche importante innesto nel mercato di riparazione in corso e puntare sui giocatori più in forma della sua rosa.

 

Gisella Santoro