Scegliere la nazionale albiceleste e poter giocare con il proprio idolo, Leo Messi, o ritornare alle origini indossando l’azzurro dell’Italia?

È la domanda che sicuramente starà rimbombando tra i pensieri di Matias Soulé.
Sembra che il tecnico azzurro, Luciano Spalletti sia ben intenzionato a convocare il centrocampista in forza al Frosinone, ma di proprietà della Juventus,

Tuttavia pare che la Nazionale albiceleste non sia intenzionata a lasciare andare il proprio gioiellino, ma, ad oggi, il giovane nato a Mar del Plata, non risulta tra i convocati di Scaloni per le prossime sfide contro Paraguay e Perù per le qualificazioni alla Coppa del Mondo del 2026.

Il regolamento calcistico parla molto chiaro: se un calciatore entro i 21 anni non scende in campo con la Nazionale maggiore può valutare una seconda opzione (in questo caso l’Italia).

Si dà il caso che Matias Soulé Malvano, classe 2003, abbia il passaporto italiano, per via delle sue origini dato che sua madre e i nonni materni discendono da emigranti italiani.

Un po’ come buona parte della popolazione argentina dove più del 50% riconosce una qualche discendenza da avi italiani.

L’ala destra che all’occorrenza può giocare anche da trequartista, paragonato a Mauro Camoranesi, inizia a giocare a sei anni con il Kimberley, squadra della sua città.

Sei anni dopo, appena dodicenne, si trasferisce a Buenos Aires, per giocare nel Vélez Sarsfield.

Il 10 gennaio 2020, a 16 anni, la Juventus gli concede la grande occasione: firma il suo primo contratto professionale, raggiungendo le giovani del club bianconero.

Eppure, il 22 agosto 2021 esordisce con la Juventus U23.

Viene subito notato da Massimiliano Allegri che lo inserisce nella lista dei convocati in prima squadra per la sfida contro il Napoli, esordendo poi il 30 novembre nella vittoria per 2-0 contro la Salernitana.

Prosegue la restante parte della stagione con l’Under-19 nella UEFA Youth League, contribuendo con due gol in sei partite a raggiungere le semifinali.

La stagione seguente continua ad essere inserito in pianta stabile nella rosa della prima squadra spesso, però, aggregato in seconda squadra.

Riesce a debuttare l’11 ottobre 2022 in Champions League, nella sfida persa 2-0 contro il Maccabi Haifa.

Ma Matias non si dà per vinto. Sa bene che questa è la sua grande occasione: che far bene, insistere e continuare a lottare, può portarlo a diventare uno dei beniamini della tifoseria bianconera.

Camoranesi, Omar Sivori, Carlos Tevez, Gonzalo Higuain, Paulo Dybala e Angel di Maria: questi sono alcuni dei calciatori di nazionalità argentina che hanno trovato nella Torino bianconera la grande occasione di dimostrare il proprio talento.

E il 12 marzo 2023 trova la prima rete, centrando il definitivo 4-2 contro la Sampdoria.

Ora è in forza al Frosinone, a disposizione di Di Francesco, dopo la cessione, in prestito temporaneo della Juve, per favorirne la crescita.

…E il giocatore non tradisce!!!

Esordisce il 2 settembre, per poi segnare il 28 settembre siglando il pareggio dei frusinati contro la Fiorentina, 1-1, gol e sombrero che fa il giro del web.

Gli inizi dell’argentino sono convincenti, e nel 4-3-3 del tecnico si trova a suo agio, unendo esplosività alla tecnica, trovandosi alla perfezione nel calcio italiano; si muove tra le linee giocando da mezz’ala o esterno: una posizione che gli permette di creare per i compagni e finalizzare.

Il mancino argentino, in questo inizio stagione sta brillando, diventando subito protagonista dei Ciociari e del nostro campionato mostrando una personalità eccezionale (considerando che è un Millenial)!

Come nota Opta, ad oggi infatti, solamente Zielinski e Koopmeiners hanno creato più occasioni di lui in questa Serie A e si attesta uno dei 2 giocatori nati dal 2003 in poi con almeno 17 occasioni create nei maggiori 5 tornei europei 23/24 (insieme a Florian Wirtz).

Non solo… il fantasista argentino emoziona con i suoi tocchi di palla, il suo sinistro e i suoi dribbling. 

In questa visione, la Juventus starebbe valutando attentamente di prolungare il contratto, in scadenza nel 2026, al giovane classe 2023.

In ottica futura, sembra apparire come l’erede di Paulo Dybala, ora alla Roma, ma per anni simbolo juventino. Come Matias, anche la Joya fu corteggiato nel 2015 da Antonio Conte per poter vestire l’azzurro italiano, preferendo poi la nazionale argentina.

Cosa farà Soulé? Sceglierà le righe bianche e celesti o l’azzurro tricolore?

Per il momento, l’unica certezza è il gialloblù del Frosinone che, anche grazie al suo talento, staziona in piena zona Europa.

 

Rosaria Picale