La vittoria della Lazio contro il Cagliari tiene accese le speranze europee della squadra biancoeleste, ma guardando indietro e al campionato giocato finora, è inevitabile avere qualche rimpianto

Contro il Cagliari si è vista la solita Lazio con i suoi pregi, i suoi difetti e le sue sfortune, insieme all’esordio in serie A del portiere belga Silvio Proto e il ritorno al gol di Luis Alberto e Correa.

Un primo tempo da leoni 

Nei primi 45 minuti di gioco la Lazio ha dominato il campo e gli avversari e meritava di andare all’intervallo con due o tre gol di scarto. Invece solo Luis Alberto è riuscito a spingere la palla in rete. Gli altri tiri sono stati respinti da Cragno attento e reattivo e in più c’è stata l’immancabile traversa questa volta presa da Badelj.

Luis Alberto – immagine: sslazio

Il gol di Correa e un finale di sofferenza

La Lazio non è riuscita a chiudere la partita neanche con il raddoppio di Correa. Pavoletti ha riacceso le speranze del Cagliari al novantesimo e l’assalto finale dei sardi ha creato molti problemi alla difesa della Lazio che per fortuna non è capitolata. Il solito calo di concentrazione e le discutibili sostituzioni stavano per compromettere la vittoria.

Silvio Proto – immagine: sslazio

L’esordio di Silvio Proto in Serie A

Dopo averlo visto in porta durante la partita di Europa League del novembre scorso contro l’Apollon Limassol, Proto ha esordito in Serie A contribuendo alla vittoria contro il Cagliari anche con le sue parate. Un cartellino giallo per perdita di tempo, le sue pericolose uscite dall’area piccola e il suo coraggio nel lanciarsi su ogni pallone, hanno entusiasmato il popolo biancoceleste che possono contare su un secondo portiere di esperienza e di qualità.

Il turnover ha funzionato, la qualità dei singoli giocatori scesi in campo non ha fatto rimpiangere i titolari assenti e questo fa della Lazio una grande squadra. Il problema è che durante questo campionato ha dimenticato di esserlo troppo spesso.

 

Gisella Santoro