A sole due settimane dalla fine del campionato, i giochi per un posto in Champions League sono ancora aperti tra Inter, Atalanta, Milan, Roma.

Quattro squadre per gli ultimi due slot disponibili per l’Europa che conta maggiormente; altre due (o forse tre) scivoleranno nella qualificazione in Europa League (Attualmente ci sono in corsa anche Torino e Lazio).

Nella 36^giornata di campionato, andrà in scena uno dei big match per eccellenza: Roma-Juventus.

In occasione di questa partita – con i bianconeri già campioni di Italia – gli uomini di Ranieri sono chiamati a disputare una partita con solo un obiettivo: vincere.
Fino all’ultima partita di campionato la Roma e le altre squadre citate in precedenza, dovranno cercare di fare più punti possibili per ambire al massimo posto in classifica e conquistare la tanto ambita qualificazione in Champions.

Più che una vera formazione ideale, vorrei premettere che mi piacerebbe principalmente che la Roma faccia finalmente vedere un buon calcio (cosa che è successo rare volte in questa stagione).

In porta darei ennesima fiducia a Mirante, ormai certo di aver superato la concorrenza di Olsen tra i pali.
In difesa, metterei lo stesso quartetto che ha giocato contro il Genoa: Florenzi-Manolas-Fazio-Kolarov.
A centrocampo finalmente si rivedrà il nostro capitano Daniele De Rossi, fondamentale soprattutto in queste delicatissime partite finali.
Cristante -De Rossi sarebbe secondo me il tandem più idoneo tra fisicità e dinamismo.

de rossi
Foto: Gazzetta.it

Sulla trequarti inserirei Pellegrini con le ali El Sharaawy a sinistra (nella sua stagione migliore alla Roma) e Justin Kluivert/Under a destra.
Zaniolo lo terrei inizialmente  fuori sia per il periodo decisamente sottotono, sia perchè ai nostri occhi abbiamo potuto notare come nel ruolo di esterno d’attacco non riesca ad esprimere il meglio delle sue qualità, quindi lo inserirei a partita in corso ma nel ruolo di trequartista (ruolo molto più congeniale alle sue doti).

zaniolo
Foto: Panorama

Come punta schiererei sicuramente Dzeko, con uno Schick ormai considerato un pesce fuor d’acqua nello scacchiere romanista.

 

Raffaella De Macina