La partita a Venezia inizia subito in salita con l’ennesimo infortunio di Paulo Dybala.

Un’altra tegola per l’argentino che riporta un affaticamento muscolare di cui ancora non si conosce precisamente l’entità.

La presenza in campo  del Diez bianconero sta diventando oramai una sorta di corsa sulle montagne russe. L’attaccante infatti, da circa due anni a questa parte (dopo la stagione del Covid), non riesce a garantire continuità alle proprie prestazioni.

La cosa di per sè sarebbe già preoccupante abbastanza da sola, ma non è finita qui.

Dybala  – con il ritorno di Massimiliano Allegri e la dipartita di CR7  – ha acquisito un ruolo di centralità nello scacchiere della Vecchia Signora, complice anche il rinnovo che dovrebbe arrivare a breve e che lo legherebbe a Torino pressocché a vita.

L’ importanza della Joya nell’economia e nel rendimento della squadra non è soltanto una questione legata alla  fascia da Capitano o al  livello di anzianità.

Da tempo oramai è evidente che l’argentino rappresenta l’anima e il cervello di questa Juventus.

I suoi tempi di gioco, le sue architetture, i suoi suggerimenti per i compagni sono oramai imprescindibili, al punto che la sua assenza in campo è pari a spegnere la luce.

La frequenza con cui Paulo Dybala riporta infortuni più o meno seri sta diventando, tuttavia,  veramente difficile da gestire: oramai, quando scende in campo, sembra impossibile non aspettarsi il peggio.

In questo modo, l’attaccante non riesce a garantire continuità né alla squadra né al proprio rendimento.

Inutile dire che la situazione  sta assumendo una piega veramente preoccupante, in una stagione in cui va storto tutto quello che poteva andare storto.

Ancora non conosciamo i tempi dello stop del numero 10. Inoltre,  l’assenza di Dybala si va a sommare a quella già pesante di Federico Chiesa e lascia la Juve in un’emergenza decisamente rilevante.

Alla luce di queste considerazioni, ci chiediamo come uscire da questa impasse. La fragilità fisica di Dybala rischia di diventare un fattore troppo vincolante e condizionante. Condizionante per il giocatore, per i compagni e sicuramente per la società.

Sul tavolo c’è un rinnovo sul quale le parti stanno discutendo da mesi e che porterebbe la Juventus e Paulo Dybala a legarsi in maniera veramente importante. Una realtà che il giocatore sogna da tempo e che finalmente assume contorni netti e definiti.

Questa realtà tuttavia prende corpo in un momento in cui il fisico di Paulo Dybala sembra aver imboccato una strada di non ritorno. La frequenza degli infortuni aumenta con una rapidità che a oggi nemmeno la dura preparazione sostenuta in estate sembra aver frenato.

Difficile capire cosa sia accaduto all’argentino da quella maledetta partita contro il Lione un anno e mezzo fa. Difficile capire se e come ovviare a questa precarietà atletica che rischia seriamente di compromettere il futuro prossimo e di Dybala,  e della Juventus.

In una situazione in cui la Juventus dipende – palesemente – dalle giocate e dall’estro di Paulo Dybala, e Paulo Dybala dipende – sfortunatamente – dai suoi infortuni.

Alla luce di questa evidenza, c’è tanto, tanto da riflettere. A malincuore, per tutti.