È tornata la Nazionale Italiana e, poco più di un anno dopo dalla vittoria degli Europei, è arrivata la vittoria contro l’Inghilterra. Un super Raspadori è stato perciò il simbolo della rinascita.

Questa dovrebbe essere la Nazionale che, dopo aver visto sfumare la qualificazione ai Mondiali, ancora troppo scottante nel cuore di ogni azzurro, è chiamata ad essere rifondata. Una (ri)fondazione a cui Roberto Mancini sta lavorando.

Partendo dai più giovani. Puntando a fare breccia nei cuori di quei ragazzi che sono il futuro del calcio italiano. Non sgombrando ancora totalmente il campo da alcune perplessità, specialmente legate alle convocazioni. Ma dimostrando, com’è accaduto nella gara contro l’Inghilterra, che la mentalità sta cambiando.

Per questo motivo, proprio Roberto Mancini ha dichiarato di voler ripartire dal nuovo. Di voler dare spazio a quei giocatori più giovani che finora non hanno avuto più di tanto modo e possibilità di darsi da fare vestendo la maglia azzurra. Quella maglia per cui, ancor di più, si dovrebbe lottare con tenacia e passione.

Ha colpito allora la scelta, specialmente dopo quanto fatto vedere da alcuni di loro in questo avvio di stagione, di non convocare al seguito del gruppo calciatori come Udogie, Zaccagni, Zaniolo. Anche se spazio è stato dato a nuovi volti, come quelli di Mazzocchi, Provedel e Vicario ad esempio. Ma chi si è aggregato, alla prima, ha fatto molto bene.

Una perla di Raspadori è stata la ciliegina sulla torta della gara giocata dall’Italia

I ragionamenti sembrano essere ancora a volte contrastanti, ma l’obiettivo dovrebbe essere quello di rischiare e provare a strappare da quello stesso rischio qualcosa di sempre più buono. Come appunto avvenuto nella notte di San Siro contro la nazionale inglese. Serata di Nations League coronata da un super gol di Giacomo Raspadori.

Quel ragazzo che sta crescendo in maniera esponenziale e che, con la 10 sulle spalle, ha dimostrato tutto il proprio valore che è in crescendo. Ma il merito, oltre che suo, è stato anche dell’intera squadra. Entrata in campo con una voglia di fare diversa, rispetto a quanto mostrato finora.

Con Toloi, Dimarco, Scamacca (al posto di Immobile, fermato da un problema muscolare), Gnonto, Frattesi e non solo al fianco dei veterani a dare qualità e voglia di far bene.

Non è allora un caso che, proprio in conferenza stampa pre-match, Mancini aveva dichiarato: “Abbiamo iniziato a gettare le basi per il futuro lo scorso giugno, quando abbiamo inserito molti ragazzi nuovi. Sappiamo che saranno mesi di sofferenza, l’importante sarà scendere in campo con buono spirito”.

Credo che i giocatori – ha proseguito Mancini – i debbano avere la voglia di stare in Nazionale a prescindere dai momenti difficili. Ci sono giocatori che sentono molto la maglia della Nazionale, così dovrebbe essere per tutti”.

Una cosa è certa: serve fare del proprio meglio, in una competizione che deve risultare utile per la qualificazione come testa di serie in vista dei prossimi europei. Mancini è chiamato a gran voce dagli italiani ad osare.

E alla chiamata ha risposto, scrivendo: “I risultati che arrivano nei periodi più complicati sono quelli che fortificano ancora di più il gruppo. Quella di ieri è stata una serata importantissima”. Ora testa all’Ungheria, da affrontare nella serata di domani.

Alessia Gentile