Il Napoli può finalmente godersi a pieno titolo il suo asso nella manica, capace di decidere le sorti di una partita: Giacomo Raspadori. O meglio, “Jack”, come lui stesso desidera farsi chiamare. 

Attaccante classe 2000, di proprietà del Sassuolo, è ormai diventato un punto di riferimento nel nuovo Napoli.

Giovanissimo e incredibilmente talentuoso, è lui l’uomo in più di Spalletti e quella dose di agilità che cerca Mancini per la sua Italia.

Il campo per ora gli dà merito. Perché sì, se il Napoli ha guadagnato tre importantissimi punti nella sfida contro lo Spezia, del 10 settembre, è stato merito suo. Un goal ipnotico, siglato all’89°, quando le speranze azzurre, sembravano ormai svanite. 

Ma non è finita qui.

Nella gara contro i Rangers, vinta dal Napoli per 3-0, è stato proprio lui a siglare la rete del doppio vantaggio. Subentrato nel 32° della ripresa, gli basta poco per segnare dopo appena 8 minuti. 

Esordio e goal in Champions League, che conclude in appena cinque giorni, il suo tour de force cominciato al Maradona, con la prima rete in maglia azzurra. 

Non a caso Mancini è convinto che l’esperienza partenopea non può che giovare alla sua crescita.

Già mostra personalità da vendere.

Deciso, energico, con quel pizzico di cazzimma agonistica che non guasta mai: insomma perfettamente in stile Napoli. 

Non dobbiamo però cadere nella banalità, forse ricordandoci della sua giovanissima età. Ad appena 22 anni, sa cosa vuole e sa soprattutto che per diventare un punto di riferimento azzurro, bisogna mantenere sempre farsi trovare pronto, pronto per stupire ancora. 

Nato nel febbraio del 2000, la sua carriera calcistica è inesorabilmente legata al Sassuolo.

Con la maglia neroverde ha infatti fatto tutta la trafila delle giovanili, formando poi parte della primavera a partire dal 2017.  

Non basta però. Non è ancora abbastanza. Sarà Roberto de Zerbi, a regalarli nel maggio del 2019, la possibilità di calcare per la prima volta il campo in Serie A. 

Da quel momento, nulla potrà fermare più il giovane Jack, che dalla stagione 2019-2020, entrerà di diritto in prima squadra.

Il primo goal arriverà nel luglio del 2020, nella gara contro la Lazio, che permetterà alla squadra ospite di vincere il match (1-2). 

Nelle due stagioni successive, diventa sempre più e inesorabilmente fondamentale, schierato spesso come vice “Ciccio” Caputo, ora in forza alla Sampdoria. 

Si fa notare il giovanissimo predestinato, segnando sempre e costantemente mai goal banali, né tantomeno contro squadra “banali”: Lazio, e Milan, dove nell’aprile del 2021, segnò la sua prima doppietta. 

“Giacomo è giovane ma è molto maturo, dimostra in campo la voglia e la determinazione giusta. Sarà un anno importante per lui e per il Napoli.  Napoli sta dimostrando di avere un grande reparto offensivo, in questi giorni non ci ho parlato, credo che avrà trovato un ambiente diverso da quello del Sassuolo. Trovare una tifoseria calda come quella di Napoli non è facile, devi avere personalità e Giacomo ne ha.” 

Queste le parole del suo agente, Fausto Pari. 

Ma qual è il suo ruolo? 

Tecnicamente parliamo di una prima punta, che riesce però a trovare ampi margini di movimento come seconda punta o di esterno d’attacco.

Una sua qualità è quella di non limitarsi ad attaccare in profondità come una punta “classica”. Spesso viene incontro al pallone per iniziare l’azione dalla trequarti, e muovendosi tra i difensori avversari.

Un insieme di visione di gioco, che sfrutta al meglio anche grazie alle sue qualità fisiche. Stesse qualità che gli permettono di giocare in spazi ristretti.  

Sfruttando al massimo delle sue capacità di ambidestro, riesce dopo un primo controllo a stoppare la palla e giocarla precisamente, riuscendo a segnare. Così come ha fatto nel goal contro i Rangers. 

Tra i convocati di Roberto Mancini per le partite di Nations League, oltre a capitan Di Lorenzo, Meret, Politano e Zerbin, troviamo anche Raspadori, dopo l’ottimo inizio dello scorso anno, o della doppietta alla Turchia nell’amichevole dello scorso marzo. 

Volto da bravo ragazzo, studente di Scienze Motorie, ma dinamismo e voglia di conquistarsi un posto nella storia del Napoli e del calcio italiano.

Un po’ come il suo soprannome, Jack, che nelle carte da gioco, rappresenta il furfante. 

Con le premesse che ci sono state, ci viene da augurargli: Chi ben incomincia è a metà dell’opera.

 

Rosaria Picale