Fuori dalla Champions League con sei punti conquistati in sei match, fuori dalla Coppa Italia dopo un 2-1 complessivo nelle due semifinali contro la Juventus, all’Inter non rimane che lo scudetto.

Dopo due occasioni sprecate, i nerazzurri si ritrovano fuori da tutte le coppe già a febbraio. Spazzate via dunque le distrazioni infrasettimanali, resta solo la Serie A. In una stagione ricchissima di partite, la Beneamata ha sfoltito e parecchio il calendario rispetto alle squadre rivali. Un fattore che può giocare sì a vantaggio della formazione di Antonio Conte in ottica tricolore, ma che non regala alcuna certezza. 

Fonte immagine: profilo Twitter ufficiale Inter
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Diciassette, le giornate che mancano per completare il calendario della Serie A. Tre, gli impegni imminenti importanti. Prima contro la Lazio di Simone Inzaghi, poi contro i cugini milanisti nel derby della Madoninna e infine contro il Genoa, uno dei club più in forma del campionato. Zero, gli errori ammessi. Non servono tanti giri di parole, l’Inter non ha più scusanti. Da un lato l’unico possibile successo stagionale, dall’altro il triplete sì, ma del fallimento. 

Lontani ormai i tempi in cui i nerazzurri alzavano un trofeo. Era il 29 maggio 2011 e il capitano Javier Zanetti sollevava sotto il cielo di Roma la Coppa Italia vinta contro il Palermo. Quasi dieci anni, e l’Inter di Conte rischia ora di portare a casa solamente un triste record. Nel dopoguerra infatti la Beneamata non ha mai superato il decennio di astinenza da vittorie. Un primato che rende ancora più pressante la richiesta del tricolore. 

L’Inter, rispetto alle altre big, ha un vantaggio non da poco: il tempo. Più tempo per preparare i match, più tempo per analizzare ogni singolo avversario e più tempo per allenarsi e studiare ogni aspetto nei minimi dettagli. Ma i nerazzurri possono contare anche sul miglior attacco del campionato, da oltre 50 gol in 21 giornate, su un centrocampo completo, su una difesa forte e solida, ma anche su delle fasce laterali decisamente all’altezza. 

Fonte immagine: profilo Twitter ufficiale Inter
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Troppe però le occasione sprecate o non concretizzate. Tantissime le azioni pericolose che si eclissano davanti alle difese più organizzate, così come tantissime le azioni pericolose che si eclissano per mancanza di freddezza. Dettagli sicuramente da rivedere per il tecnico salentino. La squadra deve poi far fronte a un altro macigno che pesa in quel di Appiano Gentile. Non si può dimenticare infatti la situazione societaria, che non regala sicuramente serenità. 

Ostacoli, pensieri e problemi che vanno superati velocemente. La corsa riparte subito e l’Inter non può permettersi di rimanere indietro: o lo scudetto o un’annata fallimentare, la linea ormai è davvero sottile. 

Alessandra Cangialosi