Come 6 anni prima, Pirlo e la Juventus conquistano il derby all’ultimo respiro.

30 novembre 2014 – 4 dicembre 2020:
mancavano pochi secondi dalla fine, Pirlo si ricorda ancora quel gol… La partita sembrava decisa, la Juventus era ormai rassegnata, ma in un Derby può succedere di tutto anche di vincere pochi secondi prima della fine.

 

E se quel gol ci fece saltare dalla sedia, con Pirlo che si lasciava andare con un esultanza senza precedenti, la stessa emozione si ripete oggi al suo primo Derby da allenatore.

La Juventus batte il  Torino con una prestazione molto al di sotto della sufficienza: il primo tempo è un disastro, la squadra è totalmente disorientata, lenta e a tratti nel panico.

I giocatori perdono nei contrasti e nei passaggi, sono imprecisi nei lanci e nei cross: il Toro se ne accorge e  ne approfitta con un pressing incessante, che fa perdere la testa alla difesa e fa segnare N’koulu.

Adesso il Torino ci crede e ci crede anche Giampaolo un allenatore in bilico …

Al Torino non sembra vero, in pochi minuti Belotti e compagni sognano e sperano che sia la volta buona di regalare un Derby ai propri tifosi, perché poi basta poco per essere felici  e per i granata felicità vuol dire battere la Juventus.

I bianconeri sono frastornati, non capiscono cosa vuole l’allenatore, sono statici e non sanno cosa fare: lo stesso Ronaldo non riesce a tirare, i difensori granata lo chiudono in tutti gli spazi.

Sarà ancora il Toro andare vicino al gol, Szczesny effettua un intervento risolutivo su Zaza evitando il raddoppio. La Juventus non impensierisce mai il portiere granata Sirigu, al contrario il Torino difende e crea occasioni.
Intanto finisce il primo tempo.

Nel secondo tempo la Juventus si butta alla ricerca del pareggio: il Var annulla al 57’ la rete  di Cuadrado a causa della posizione in fuori gioco di Bonucci, tuttavia i bianconeri si svegliano dal torpore.

NcKennie
Fonte immagine Profilo Twitter Juventus

Sempre  Cuadrado manderà in rete Weston McKennie: lo statunitense beffa Sirigu e da quell’istante che la Juventus ritrova la voglia di combattere.

Leonardo Bonucci a una manciata di minuti dalla fine sigla il vantaggio dopo una prestazione fino a quel momento sotto le aspettative: nuovamente protagonista Cuadrado, con un colpo di testa che il difensore centrale finalizza in gol.

La delusione dei granata è palpabile,  escono dal campo a testa bassa, perché la Juventus è come l’Araba Fenice, non si è mai certi di averla battuta se non al triplice fischio dell’arbitro.

Sicuramente i bianconeri hanno disputato una brutta partita,  Dybala e Ronaldo non hanno brillato anzi, hanno sofferto particolarmente le marcature.

Continuano a mancare i gol da centrocampo, male Kulusevsky e Rabiot, lo stesso Cuadrado ha vissuto le sue difficoltà durante il primo tempo per poi recuperare lucidità.

Questo è il calcio, anche da una prestazione insufficiente si può vincere, i bianconeri possono partire per Barcellona ed essere di buon umore, ma quella sarà un’altra storia perché questa Juventus ha veramente tanto da lavorare.

Cinzia Fresia