Nel derby del Sole, il Napoli espugna ancora una volta l’Olimpico e rulla la Roma.

La Lupa in casa contro il Napoli ha perso le ultime due gare in Serie A, dopo un successo di quattro vittorie consecutive.

Poteva e doveva essere il momento giusto per Claudio Ranieri, nuovo allenatore della Roma subentrato a di Di Francesco, per riscattarsi. Ma Ancelotti sa giocare bene le carte che ha: poche ma buone. Partito per la Capitale senza Insigne e Zielinski e una panchina un po’ scarna, con l’aiuto dei  giovani della Primavera Carletto non si perde d’animo: fa due scope, primiera e settebello.

Sin da subito, appena al 2’, Verdi innesca Milik verticalmente: il polacco aggancia la palla di tacco e di sinistro trafigge Olsen sul primo palo. Assist perfetto dell’ex Bologna.

Gli azzurri partono molto bene

Verdi cerca il gol con azioni solitarie e corali interrotte  da un po’ di paura per Mertens in contrasto con Kolarov, che resta a terra. Nulla di grave per fortuna ed i tifosi possono ritornare tranquilli. La partita riprende, la Roma non ci sta ed arrivano i primi squilli di ripresa dei giallorossi. Però il Napoli continua a dominare: arriva infatti un’occasione clamorosa con Verdi, che termina con la  palla sul portiere.

Al 36’ viene annullato anche il 2-0 dei partenopei per fuorigioco. Sempre  Milik, sempre ancora su assist di Mertens! Che coppia d’attacco!

Il primo tempo si chiude in parità: 1-1, per rigore della Roma nel recupero, rigore procurato in extremis da Schick con fallo di Meret. Perotti non sbaglia.

Si ricomincia ed è il momento giusto per la squadra di Ancelotti per capitalizzare al massimo le occasioni avute durante la prima frazione di gioco. Ed infatti 4’ dopo il rientro delle squadre in campo, ecco il 1-2 firmato da Ciruzzo Mertens: cross basso di Callejon, Olsen a vuoto e quindi il folletto azzurro insacca a porta vuota.

Quel bacio alla maglia, il mordicchiare lo stemma con la faccia da scugnizzo…

Oh Dries, Dries, perché sei tu Dries? Rinnega tuo padre, e rifiuta il tuo nome! O, se non lo vuoi, tienilo pure e giura di amarmi anche se  è troppo bello chiamarti Ciro!

Al 54’ c’è un’altra occasione per innamorarsi: Ruìz serve Verdi che da centro area non lascia scampo ad a Olsen. Ed è 1-3.

Problemi per il belga azzurro, allora entra Ounas, l’algerino che fa faville quando entra in campo con la sua Nazionale.

Per il terzo cambio si preferisce Younes a Verdi. Infatti nemmeno 10’ dopo il suo esordio all’Olimpico, sfida e batte il portiere giallorosso con la classica cazzimma napoletana. Che anche Younes si sarà già trasformato in uno scugnizzo?

All’81’ comunque è 1-4 per il Napoli e la Roma non prendeva così tanti gol in casa da una partita contro il Bayern nel 2014.

Il fischio del successo

Finisce così il match: il Napoli travolge la Roma con uno splendido poker, prende il lupo… ops, il toro per le corna e torna a casa con altri tre fondamentali punti. Assolutamente diverso questo ritorno rispetto all’andata di ottobre, che finì in un deludente pareggio al San Paolo.

Bisogna adesso aspettare di sapere quali siano le condizioni di Mertens e Hysaj:  poi si parte per l’altra trasferta infrasettimanale (mercoledì) in casa dell’Empoli.

Ancelotti è contento e si esprime così sui social:

A commentare la partita a “Quelli che il calcio” anche sua figlia Katia (a destra): napoletanizzata anche lei e innamorata persa della città.

 

Valentina Vittoria