Tra poco torna la Serie A e l’Atalanta di Gian Piero Gasperini riparte dal secondo posto in classifica. I nerazzurri sono dietro solo al Napoli, capolista ma a pari punti. La Dea tenterà in tutti modi di conquistare il titolo ma, al momento, dovrà combattere senza uno degli elementi migliori di questa prima fase di campionato. Il tecnico di Grugliasco, infatti, ha una sola certezza, dovrà fare a meno di Juan Musso.

Il portiere, in occasione della settima gara di campionato contro la Roma, si è infortunato dopo uno scontro aereo con il compagno Merih Demiral ed è stato costretto ad abbandonare il campo dopo soli 5′ di gioco. L’argentino è rimasto stordito per qualche minuto e poi è stato sostituito da Marco Sportiello. 

L’argentino è stato trasportato immediatamente al Policlinico Gemelli di Roma dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico con frattura dello zigomo e, nella giornata di lunedì, è stato operato. Un infortunio, che chiude in anticipo il 2022 del giocatore. L’estremo difensore salterà i prossimi incontri di Serie A, ma probabilmente dovrà anche dire addio al sogno Mondiale. Un vero peccato. Dopo la valanga di critiche per gli errori della scorsa stagione, Musso stava riuscendo finalmente a conquistare la fiducia dei tifosi bergamaschi e del tecnico. 

Il 28enne era stato protagonista di un ottimo avvio di stagione e il secondo posto in classifica è sicuramente anche merito suo. Juan ha conquistato i riflettori grazie a grandi prestazioni contro Hellas Verona e Monza. Unica nota dolente, infortunio a parte, è l’erroraccio contro la Cremonese, costato il gol del pareggio dei grigiorossi. Una “saponetta” che ha fatto infuriare Gasperini. Il tecnico ha ricordato che, anche l’anno scorso, il giocatore aveva subito dei goal evitabili per un problema di personalità, ma non solo. 

“Il suo punto debole è il gioco con i piedi e la sua insicurezza gli ha poi causato problemi anche tra i pali. Un problema di personalità, perchè le incertezze in quelle situazioni gliene procurano altre tra i pali subendo goal che sarebbero evitabili. Anche l’anno scorso era accaduto”.

Parole che, al diretto interessato, non saranno piaciute. Musso, però si può consolare. È vero, gli errori ci sono, ma ci sono anche dei dati positivi sul suo conto. I numeri, in questa stagione, parlano per lui. Su 7 partite disputate (compresa anche la gara contro la Roma) ha mantenuto per ben 4 volte la porta inviolata.

Statistiche che dimostrano la crescita del classe 1994, ma che testimoniano anche il suo ruolo chiave in questa prima fase della stagione. Ora bisognerà attendere circa due mesi, o forse il 2023, per rivederlo tra i pali, vicino alla sua porta. E, al suo ritorno, Musso avrà un compito non semplice: continuare la striscia positiva in termini di prestazioni e riconquistare la fiducia dei tifosi. Una missione difficile, ma non impossibile. 

Alessandra Cangialosi