Giovanni El Cholito Simeone è un ragazzo con un nome e un soprannome importanti.

Durante l’ esperienza al Genoa nel 2016, giovanissimo – dove si contraddistingue per essere stato il miglior giovane esordiente in Serie A –  contribuisce a portare alla salvezza i rossoblù.

Viene così acquistato dalla Fiorentina nella stagione 2017/2018, annata in cui resterà memorabile la sua prima tripletta al Napoli – il 29 aprile 2018 – che fa svanire di fatto i sogni tricolori dei partenopei.

La stagione successiva però non brilla particolarmente e nel 2019 va in prestito con obbligo di riscatto al Cagliari.

In un’intervista dichiara che è stata una scelta di cuore, dettata dalla profonda amicizia che aveva con Astori il quale gli aveva sempre parlato bene della società cagliaritana.

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El Cholito viene accolto come un Dio dal popolo sardo. Esordisce con la maglia rossoblù contro l’Inter, mentre il suo primo gol arriva in trasferta contro il Parma, partita vinta dai sardi e simbolo dell’ascesa del Cagliari.

Forte nel gioco aereo e grintoso nelle ripartenze, Simeone al suo approdo è una speranza e rappresenta una pedina importante per il gioco di Maran.

La voglia di riscatto è tanta, con la Fiorentina in 38 gare ha segnato solo sei goal. Con il Cagliari l’avventura parte  benissimo, salvo poi arenarsi con tutta la squadra e sparire dal tabellino dei marcatori per lunghi intervalli.

L’anno scorso la squadra sarda si piazza al 15 esimo posto, mentre l’attuale stagione del Cagliari è iniziata con ottimi e sorprendenti risultati.

Purtroppo, l’infortunio di Pavoletti, la pausa Covid-19 e il cambio di allenatore hanno frenato la scalata in classifica.

Zenga  al suo arrivo ha cambiato a centrocampo la posizione di Nainggolan e in attacco introduce il tridente con Simeone e Joao Pedro insieme a Pereiro.

El Cholito con Zenga sembra essersi ritrovato, per l’assenza di Pavoletti è sempre titolare e alla ripresa del campionato post lockdown ha già segnato 4 gol (5, se non fosse stato annullato dal Var la rete contro l’Atalanta).

Adesso con Zenga, Simeone dovrà imparare a guardare di più la porta e a gestire le energie, per mantenere un ritmo più costante e non cadere in cali che lo costringono al cambio a gara in corso o, peggio, a lunghi periodi di anonimato.

La Sardegna è una terra amica per lui.  Da quando ci è arrivato,  non è strano trovarlo nei ristoranti che propongono la cucina tipica locale. Celebri le sue storie su Instagram dove apprezza il maialetto, il pecorino e il carasau, ma teme quasi come fosse veleno Su casu marzu, il tipico formaggio sardo con i vermi.

Domenica 5 luglio Giovanni Simeone ha festeggiato i 25 anni e ieri ha giocato proprio contro la Fiorentina. Ancora una volta un gol annullato… Forse è stato meglio così per l’amico ( e doppio ex) Davide. Ma dalla prossima si torna a quelli regolari!

Ilaria Iannì