Dopo le ultime dichiarazioni di Cristiano Biraghi dal ritiro di Coverciano, il caso della fascia da capitano della Fiorentina ha continuato a suscitare polemica nel mondo del calcio italiano.

La vicenda risale a diverse settimane fa, quando la Lega aveva avvertito il club toscano, che tutt’ora utilizza una fascia da capitano dedicata al ricordo di Davide Astori.

Da regolamento nessun club di Serie A può utilizzare fasce personalizzate ma piuttosto una apposita messa a disposizione dalla Lega Calcio. Questa norma può però non essere considerata in casi eccezionali, come il triste e prematuro addio dell’ex capitano della Viola.

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Dunque la Fiorentina aveva iniziato la stagione indossando la fascia speciale per tutte e tre le prime giornate, dopodiché la Lega si è fatta sentire, minacciando delle sanzioni nel caso in cui avessero continuato ad utilizzare la fascia personalizzata.

A quest’ammonizione il mondo del calcio ha risposto con pareri contrastanti, in particolar modo si sono fatti sentire i giocatori della Fiorentina che non hanno intenzione di assecondare il volere della Lega.

Tra tutti ha alzato la voce Biraghi, fresco di convocazione in nazionale, che ai microfoni di Coverciano ha detto: “La fascia da capitano per Davide Astori non si tocca. Se il giudice sportivo vorrà sanzionarci, allora pagheremo le multe”.

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Insomma, parole dure e sincere che lasciano intendere perfettamente il volere della squadra di Firenze.

Chi giustifica la scelta della Lega parla di un ricordo sempre vivo nei cuori del club e dei tifosi pur non mostrandone prove tangibili.

Ma in un mondo così distratto come il nostro, dove c’è sempre bisogno di fissare i ricordi, è davvero necessario strappare ad una squadra un segno d’amore per il suo capitano? Dopotutto, si tratta solo di una fascia. E non pensiamo che qualcuno si dovesse lamentare se la scritta o il colore non combaciano con quelli delle altre. Del resto, come Davide Astori non ci sarà più nessun altro.

 

Federica Vitali

Foto copertina: 90min.com

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