La Roma ha vinto contro il Sassuolo sul filo del rasoio, festeggiando così le 1000 panchine in carriera di Josè Mourinho 

Mourinho, Special One su mille ce la fa…

Una partita da cardiopalma fino all’ultimo minuto quella giocata all’Olimpico tra Roma e Sassuolo.

Queste partite, negli scorsi anni, la Roma le avrebbe perse e probabilmente anche in maniera netta. Questa volta però sono proprio atteggiamento e mentalità ad essere cambiati negli uomini di Mourinho.

Una Roma che trova adesso nel suo capitano Pellegrini un grande punto di riferimento in quasi tutte le manovre offensive (suo l’assist al bacio studiato grazie a uno schema astuto su calcio piazzato).

Nel giorno della celebrazione delle 1000 panchine in carriera per José Mourinho, non poteva che esserci una partita di alto livello da entrambe le squadre e un gol vittoria allo scadere proprio della Roma.

Quel tiro a giro di El Shaarawy che ha toccato il palo e si è insaccato in porta al 91′ è stato un vero e proprio tripudio sotto la Curva Sud con tutta la squadra esultante davanti ai tifosi, compreso proprio Mourinho.

La sua corsa inaspettata e liberatoria sotto la Curva Sud non è passata di certo inosservata in una partita particolarmente sentita per lui:

“Sono stato bugiardo in settimana a dire che non era una partita speciale, perché la partita 1000 me la ricorderò per sempre. Pinto dice che è stata la giustizia divina che non poteva permettere che Mourinho non vincesse la partita numero mille. E forse aveva ragione. Io oggi non ho avuto 58 anni ma 10,12 o 14 quando inizi a sognare una carriera nel calcio. E non volevo celebrare questo numero con una sconfitta!”

Il gruppo è coeso e il cambio netto di atteggiamento con conseguente metamorfosi positiva di alcuni elementi dimostra come la cura Mourinho stia facendo già effetto.

Il cosiddetto “effetto Mou” ha già portato a 5 vittorie complessive stagionali su 5 tra playoff di Conference League e campionato.

Roma
Fonte immagine: Profilo ufficiale Twitter As Roma

I calciatori si sentono tutti parte integrante del progetto e questo è sicuramente da grande stimolo per la squadra che cerca di somigliare sempre più al suo mister.

Le parole di El Shaarawy nel post partita ne sono la dimostrazione:

“Ritornare ad esultare sotto la curva in questo modo, negli ultimi minuti, il gol della vittoria, penso sia veramente un’emozione speciale e questi sono i momenti per cui vale la pena aspettare e farsi sempre trovare pronti perché le occasioni e i momenti belli arrivano per tutti. Dobbiamo essere giocatori con maturità ed esperienza!”

L’arrivo del nuovo mister ha portato nei giocatori la giusta consapevolezza nei propri mezzi facendoli sentire sempre convinti di potercela fare.

La strada è sicuramente quella giusta con voglia di dare sempre il massimo e grande grinta da parte di tutti fino al gong finale.

Il vento sta cambiando?

 

Raffaella De Macina