La forza dei sogni delle Azzurre non si ferma più. 

Questa volta tocca alla Muraglia Cinese lasciare il passo all’ onda entusiasta della Nazionale italiana. 

Sono passati 28 anni dall’ultima volta in cui la compagine femminile si era ritrovata ai quarti di finale: oggi  – di nuovo – queste ragazze si sono superate,  scavalcando ancora una volta il limite contro una squadra solida e esperta.

La Cina fino a oggi aveva sempre raggiunto i quarti di finale nelle competizioni mondiali. Le orientali sono arrivate in Francia accedendo direttamente alla fase a eliminazione diretta tra le migliori terze. Per la prima volta nella loro storia si sono arrese a una squadra con meno esperienza, ma che ha dalla sua una gran voglia di stupire e di conquistare. Non solo il proprio Paese.

Nel caldo torrido di Montpellier la Cina si presenta subito più sicura di sé e fisicamente in forma. Le Azzurre lo sono sicuramente meno e sentono la gara: tra queste sicuramente la Bonansea, che fatica più del dovuto e risulta sovente imprecisa e fiacca nei passaggi.  In vena appare invece sin da principio la Giacinti, che nel giro di 15 minuti va a rete per ben due volte. Prima in fuorigioco, buona la seconda. L’Italia va in vantaggio, quasi a sorpresa.

Dopo il gol, come dirà poi la stessa Bertolini nell’intervallo, le ragazze abbassano troppo il baricentro e soffrono le velleità delle cinesi sul finale dei primi 45′ di gioco, con le incursioni della Li che crea scompiglio nell’area azzurra. Ma la difesa italiana sta in guardia: Bartoli molto bene, così come la Linari. La retroguardia azzurra – come da copione e da storia del nostro calcio – è una sorta di fortino. Nell’area opposta  il portiere Peng, dall’alto dei suoi 182 cm, salva la sua Nazionale da un secondo passivo.

Passivo che comunque arriva al 50′ con la Galli, un tiro eccezionale da fuori: e poi giù, testa e cuore a difendere un vantaggio che ci sta tutto ma le cinesi non si può mai darle per vinte, fino alla fine. Perché le orientali ci provano con tutto il loro organico offensivo, in piena trazione anteriore: le Azzurre invece rispondono con la filosofia della concretezza.

A volte stringere i denti serve più del mostrare bel gioco. A volte. Parola di mister Milena.

L’Italia femminile è ai quarti: il sogno continua e ora – veramente – il gioco si fa duro. Le ragazze affronteranno la vincente tra Giappone e Olanda. Ma è giusto, è doveroso godere di questo risultato incredibile. E’ giusto che queste giovani sentano il calore, l’entusiasmo, l’orgoglio che stanno suscitando a casa loro, al di là delle Alpi. 

Una nota per il debutto in questo Mondiale di Martina Rosucci: solo 15 minuti per la bianconera, ma preziosissimi per il suo recupero – ricordiamo che ha subìto la lesione del crociato – e preziosi per il gruppo che ha bisogno della sua campionessa al meglio.

Tenetevi tutti forte. Si continua a sognare.