Il calciomercato della Serie A è finalmente terminato e per ogni squadra è arrivato il momento di fare un resoconto.

Anche quest’anno la Roma ha dovuto affrontare una vera e propria rivoluzione a cominciare dall’addio del suo capitano Daniele De Rossi.
E’ proprio dal suo addio che è iniziato il processo, o meglio il progetto “anno zero” con l’arrivo di un nuovo allenatore (l’ennesimo) Paulo Fonseca, questa volta portoghese, in grado di poter dare freschezza ma soprattutto grande senso del dovere e spirito di sacrificio.

Paulo Fonseca
Foto: Il Romanista

Oltre alla guida tecnica, i cambiamenti sono stati anche societari con l’addio dell’altro fulcro di Roma Francesco Totti dal ruolo di dirigente e il direttore sportivo con le dimissioni di Monchi sostituito da Gianluca Petrachi (ormai ex Ds del Torino).

Gianluca Petrachi: scopriamo la storia del nuovo stratega della Roma

E’ stata un’estate molto bollente per il nuovo Ds che ha dovuto destreggiarsi tra i tanti esuberi da piazzare e due titolari che hanno scelto nuovi lidi: Manolas e El Sharaawy. Il primo a Napoli, il secondo in Cina.

Un vero e proprio capolavoro di Petrachi che è riuscito – spesso in sordina – a piazzare giocatori ormai non più utili alla causa della Roma e ad allestire una rosa fatta su misura per il nuovo allenatore.

E’ stato un mercato intelligente e non ci sono stati acquisti insensati ma solo mirati per migliorare la rosa e ritornare il prima possibile in Champions League dopo l’ultimo catastrofico anno in cui la Roma si è “solo” piazzata al sesto posto in classifica.

Le aspettative nella scorsa stagione sono state assolutamente disattese; quest’anno si è provato subito a rimediare ai tanti errori commessi in precedenza.

Sono stati ben 10 gli acquisti della Roma e 11 le cessioni.

Tra tutto questo via vai di calciatori, quello che più risalta agli occhi per qualità ed esperienza è sicuramente Henrikh Mkhitaryan, arrivato al fotofinish in un’operazione di prestito secco a 3 milioni.

Soldi spesi benissimo per un acquisto considerato TOP se il talento armeno saprà dimostrare il suo grande valore anche nel campionato italiano; dopo aver giocato già in Inghilterra, Germania, Ucraina e Armenia vincendo la bellezza di 19 trofei.

Henrik Mkhitaryan
Foto: La Repubblica

Considerare adesso l’acquisto che ha deluso di più è sicuramente difficile visto che mister Fonseca nelle prime due giornate di campionato ha preferito affidarsi ai calciatori dello scorso anno, inserendo tra i titolari solo il portiere spagnolo Pau Lopez e il difensore centrale italiano Gianluca Mancini.

Probabilmente il calciatore che avremmo voluto vedere subito all’opera e che invece è ancora fuori condizione, complice anche un infortunio durante la preparazione con la Fiorentina, è Jordan Veretout.

E’ stato acquistato per migliorare la fase di interdizione tra le due fasi fungendo da regista al fianco di Lorenzo Pellegrini ma lo sfortunato centrocampista francese non ha potuto ancora giocare e farsi notare con la sua nuova maglia.

Jordan Veretout
Foto: Italia Sera

Molto probabilmente il suo esordio avverrà dopo la sosta prevista per dare la possibilità alle nazionali di giocare le partite per la qualificazione in vista degli Europei che si terranno la prossima estate.

L’obiettivo principale di questa nuova Roma sarà sicuramente quello di tornare il prima possibile in Champions League, dopo il bruttissimo campionato scorso terminato con una misera qualificazione ai preliminari di Europa League. Preliminari che non sono stati più giocati per la rinuncia da parte del Milan al suo posto diretto ai gironi per via del famigerato Fair Play finanziario più volte violato da parte dei rossoneri.

Boccata di ossigeno per la Roma che ha visto salire la sua posizione di un gradino, accedendo così ai gironi passando dal retro e il conseguente inserimento del Torino nella fase preliminare della competizione.

as roma
Foto: Calciomercato.com

Gli acquisti sono stati vari e divisi tra esperienza e qualità con un’unica scommessa in prima squadra: Mert Cetin.

Ora toccherà a Fonseca fare in modo che riescano ad ambientarsi e ad amalgamarsi tra loro per il suo modulo di gioco.

I rinnovi di Zaniolo, Under e soprattutto quello di Dzeko – dato come promesso sposo all’Inter per quasi l’intera estate – sono già un’ottima base per affrontare al meglio questa risalita e dare nuovo slancio all’ambiente ormai stanco delle precedenti prestazioni e delle continue rivoluzioni senza risultati.

 

Raffaella De Macina
Foto copertina: Virgilio Sport