Sembrava in fase di conclusione l’operazione che avrebbe portato a Genova, sponda Grifone, il terzino destro olandese nato in Germania e con doppia nazionalità (olandese e nigeriana) del PEC Zwolle, Kinglsey Ehizibue.

Il difensore ventitreenne era già approdato in Italia e aveva persino già sostenuto le visite mediche, tutto liscio e sul punto di concludersi fino a quel momento ma al momento della firma, questo matrimonio non s’ha da faredisse, non Don Abbondio, tantomeno i Bravi, ma addirittura la provvidenza. 

E a quanto pare non è uno scherzo e neppure Manzoni perché al momento della firma l’olandese ha disertato l’appuntamento. Come in tutti i matrimoni degni di romanzo, c’è stato il ripensamento sul quale però non è stato fatto alcun retro front tipico da narrativa rosa – almeno non finora.

Ehizibue

Sembrerebbe che la decisione del giocatore sia quella di tornare in Olanda e nella società di partenza, che a questo punto sembra di permanenza, ma la cosa che desta clamore, e a dirla tutta, anche un po’ di sconcerto, è la motivazione che ha spinto il classe ’95 a far saltare tutto: secondo alcune fonti si tratterebbe di un suggerimento arrivato da Dio. 

Il giocatore, molto credente, pare sia stato fermato da Dio che gli avrebbe suggerito, per l’appunto, di non firmare il contratto con i rossoblù che intanto gli hanno concesso ulteriori due giorni per rivedere la sua posizione malgrado sembri veramente difficile persuaderlo.

Con il PEC Zwolle, squadra militante in Eredivisie, Club nel quale è cresciuto e formatosi, quest’anno ha collezionato 20 presenze e 3 assist mentre sono 120 le titolarità in prima squadra, con 8 gol e 13 assist all’attivo totali. Il Genoa era riuscito a strappare la concorrenza dei diretti rivali doriani che però si erano defilati lasciando spazio alla Spal.

I genoani avevano bruciato anche la corsa degli emiliani blindandolo per l’idoneità al profilo ricercato Prandelli per la difesa ma a quanto pare, non resta che… pregare.

A quanto pare quindi, l’episodio di trinità calcistica tra West, Lippi e ‘Dio’ ai tempi dello storico siparietto “Dio mi ha detto che devo giocare” pronunciato da West con tanto di “Strano a me non ha detto niente” come risposta di Lippi, non fu l’unico.

 

Egle Patanè