La prossima settimana la Juventus sembrerebbe pronta ad effettuare le visite mediche a Tiago Djalò. Per la perfetta conclusione dell’operazione, però, occorrerà attendere il passaggio di Filippo Ranocchia al Palermo, previsto dopo il weekend.

Ma chi è questo giovane difensore portoghese?

All’anagrafe, Tiago Emanuel Embalo Djalò, nasce il 9 aprile 2000 ad Amadora, nel distretto di Lisbona.

Di origine guineensi, inizia subito a respirare calcio complice anche il fatto che in questa piccola città portoghese sono cresciuti diversi giocatori della Nazionale portoghese: Rui Costa, Nani, Ruben Dias (Manchester City) e Renato Sanches (Paris Saint-Germain).

Eppure, il calcio non sembrava essere in un primo momento nel futuro del piccolo Tiago.Già, perché era il ping-pong lo sport che praticava. Eccolo poi dedicarsi completamente il calcio a 10 anni ed entrare a far parte dell’accademia dello Sporting CP nel 2013.

Qui, nell’accademia dei Leões, muove i primi passi nel calcio giocato a livello professionale.

Non una semplice accademia, ma una delle più rinomate del mondo, dove si sono formati Luis Figo e Cristiano Ronaldo.

Qui inizia a giocare come centrocampista centrale, ruolo che sembra essere quello giusto per lui. Una serie di eventi, però, lo portano a venir retrocesso di 20 metri, e trovare quindi la sua collazione ottimale.

Il 24 febbraio 2018, ancora Junior, debutta professionalmente LigaPro (la Serie B) con le riserve, giocando 74 minuti nel pareggio casalingo contro l’Académica de Coimbra (2-2).

Due mesi dopo, l’11 aprile 2018 segna il suo primo gol, definendo il pareggio finale, per 1-1 contro il Famalicão.

Nel gennaio del 2019, viene acquistato dal Milan, riuscendo però solo a farsi notare durante un’amichevole estiva con il Novara, subentrando nel secondo tempo.
Il periodo in rossonero termina presto, risultando essere una pedina nell’operazione che porta Rafael Leao dal Lille al Milan, tra l’altro suo grande amico, essendo cresciuti nelle giovanili dello Sporting.

“Prima di firmare per il Lille ho chiacchierato molto con il mio grande amico Rafael Leao, con il quale ho giocato per quattro anni in Portogallo”, rivelò Djalò al momento della firma con il club francese.

Il 1° agosto del 2019, arriva a Lille, con un contratto quinquennale per la cifra intorno ai 5 milioni di euro, mentre Leao in Italia per 30 milioni + bonus.

Debutta in Ligue 1 quindici giorni dopo, titolare come centrale difensivo nella vittoria casalinga contro il Nantes (2-1). Fa il suo ingrosso in Champions League il 23 ottobre, giocando per 87 minuti nel pareggio contro il Valencia (1-1).

Con il club francese ha vinto il campionato nazionale e il Trophée des Champions contro il Paris Saint-Germain: 105 presenze sparse tra Ligue1, Champions League, Coupe de France, Coupe de la Ligue e Supercoppa.

Messo a riposo da marzo del 2023 dall’infortunio al legamento crociato anteriore, nel match contro il Lens, potrà essere la Juventus la sede giusto dove potersi riscattare?

Possibile, soprattutto per lui: difensore centrale forte fisicamente ma veloce in campo aperto.

Sebbene non sia stato il suo ruolo naturale, risulta decisivo e grintoso nei tackle e nell’impostare l’azione dal basso.

La duttilità può essere la sua arma decisiva, quel qualcosa in più che non guasta mai, anche se lui ha ribadito:

“Mi trovo meglio da centrale, da terzino destro o sinistro ho più difficoltà. Ma giocare da laterale mi è servito per fare esperienza.”

L’avventura in bianconero dovrebbe durare fino al 2028, con 3,5 milioni che andranno subito nelle casse del Lille + 10% sulla futura rivendita.

Un colpo sicuro che la direzione bianconera è riuscita ad effettuare ai danni dell’Inter che intendeva affondare il colpo decisivo a giugno, in ottica parametro zero.

Un profilo giovane ma con esperienze internazionali. È questa la nuova Juventus che continua ad investire sul futuro.

 

Rosaria Picale