Il debutto di Maurizio Arrivabene come responsabile amministrativo e di Federico Cherubini come responsabile dell’area Football apre la nuova era della Juventus.

Chi si aspettava una rivoluzione nell’organigramma di Corporate Governance è rimasto deluso: la Società ha “giocato” in casa, poiché sia Arrivabene che Cherubini avevano già un ruolo all’interno del management Juventus.

Una decisione che non sorprende più di tanto ed è  in perfetta linea con la mentalità industriale applicata dalla Fiat all’attuale Stellantis.

Maurizio Arrivabene  è stato scelto per ricoprire il ruolo che fu di Beppe Marotta.
Un fedelissimo di John Ellkan ma altresì apprezzato dall’altro ramo della famiglia, la discendenza di Umberto Agnelli.

Il manager vanta  competenze su gestioni  di grandi patrimoni in  sport professionistici ed è esperto di politica sportiva.  Perciò  è  stato ritenuto fondamentale per questo settore della Società.

Mentre è sembrata la scelta più naturale e scontata la promozione a responsabile  dell’area football  di Federico Cherubini, assistente prima di Marotta poi di Fabio Paratici.

La “restaurazione” dell’organigramma, quindi, non ha presentato  particolari sorprese.

 

Il Presidente Agnelli apre la conferenza stampa esprimendo soddisfazione in merito all’ufficiale ammissione al Torneo della Champions League.

Il numero 1 della Juventus per la prima volta in Italia parla ufficialmente della Super Lega e dei suoi rapporti con Alexander Ceferin, Presidente dell’Uefa. Agnelli non ha paura delle minacce ricevute e  ha motivato la scelta come un atto “salva calcio”.

Speranzoso che l’azione legale intrapresa porti a risultati positivi.
L’autentico successo sarà la ripresa del dialogo con la Uefa in periodi più  opportuni.

Il  Presidente Agnelli  ha avuto  parole di stima nei confronti del collega Ceferin tanto da considerarlo una  persona di famiglia in quanto  padrino di battesimo della figlia.

Si è poi dichiarato addolorato per i disguidi intercorsi, ma avendo firmato un accordo di non divulgazione, ritiene di aver agito correttamente dimettendosi da tutte le cariche in seno alla Uefa.

Il Consiglio di Amministrazione della Juventus ha definito le “linee guida” nonché l’aumento di capitale sociale  per un ammontare di 400 milioni di euro da portare all’assemblea degli azionisti.

Il Presidente ribadisce il punto di forza della proprietà che resta nelle mani della medesima famiglia dalla fondazione della stessa.

Parole vaghe invece, sulla sorte di Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala, sebbene Cherubini assicuri  di essere in contatto con entrambi i giocatori.

In attesa che Massimiliano Allegri presenti il suo progetto tecnico, la Juventus che si sta delineando sembra avere le idee un po’ più chiare, ma non bisogna aspettarsi particolari colpi scena.

In questa fase sarà fondamentale il mercato in uscita e valutare se l’ipotesi Locatelli possa diventare realtà.

Alcune voci indicano quale sia strategia di mercato: pare non ci sia l’intenzione di avvalersi di plusvalenze e la necessità-volontà di effettuare cessioni e non svendite.

Nessuno scossone in casa Juve se non la volontà di rientrare della situazione di passivo e di risalire nuovamente sul podio come prima classificata.

 

Cinzia Fresia