Rientra, prende per mano il suo Frosinone, segna due gol e si guadagna il pari.
Un punto che potrebbe sembrare ben poca cosa al termine di una partita che andava vinta per sognare il rilancio nella lotta salvezza, ma che invece vale almeno la messa in discussione di una stagione che qualcuno già dava buttata via sul nascere.

Bomber Ciofani, il capitano,
si è preso sulle spalle la responsabilità dell’attacco giallazzurro e
alla chiamata di mister Longo ha risposto ‘presente‘, come sempre

Non l’ha fermato l’infortunio, anche piuttosto grave patito lo scorso anno, non l’hanno fermato i lunghi e dolorosi mesi lontano dal rettangolo verde.
Quando Daniel mette piede in campo, le variabili impazziscono e quella fase offensiva tanto criticata, anche canzonata del Frosinone, cambia improvvisamente faccia.

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

E’ tornato, Ciofani-gol, e lo ha fatto in grande stile, con una doppietta e il record

Sono 74 le reti messe a segno dal centravanti, classe ’85, e sono 200 le presenze con la maglia ciociara. La 74esima rete fa di lui l’attaccante più prolifico della storia frusinate: la punta avezzanese ha infatti superato Paolo Santarelli, fermo a quota 73, il cui record resisteva dalla stagione 1982-’83.

Sarà poi che il povero Provedel dell’Empoli gli porti particolarmente fortuna: sono infatti 4 le volte che il portiere scuola-Chievo si è fatto trafiggere da Ciofani, di cui appunto 2 la scorsa domenica e altre 2 nel 2014, ai tempi della Lega Pro, quando invece difendeva i pali del Pisa.

E si, Lega Pro, perché Daniel la casacca canarina se l’è cucita addosso, come una seconda pelle, proprio dai tempi della terza serie nazionale.
Non è arrivato certo con il piatto fumante bello servito sotto il naso, lui se l’è conquistato, anno dopo anno, gol dopo gol, promozione dopo promozione. Si è vissuto la C, la cadetteria ed è stato artefice dei balzi di serie, fino a quello che ha portato i frusinati in serie A, tre anni fa e a giugno scorso, sebbene non sia potuto scendere in campo nella oramai stra-nota gara di ritorno play off contro il Palermo.

Da poco diventato padre, molto cristiano – tanto da essere annoverato, assieme al fratello Matteo, tra gli ‘atleti di Cristo‘ -, Ciofani deve tutto a sé stesso, a quel carattere carismatico, da leader nato che lo ha portavo via da Cerchio, un paese di 1500 anime, dove tutto è iniziato. E mentre cresceva, si irrobustiva e metteva il fisico, Daniel buttava il sangue sui campi della gavetta: ha fatto la spola tra Pescara, Celano, ancora Pescara, Gela. Poi l’Atletico Roma, Gubbio, Perugia. Quindi Frosinone.

Questo è il sesto anno in Ciociaria, costellato di successi ma anche momenti no, proprio come l’infortunio al quadricipite e l’operazione in Finlandia che per un atleta con la sua stazza e della sua età, non è neanche troppo facile superare come invece ha fatto lui. Ma che Daniel avesse una stoffa e una fibra speciali lo si era capito da tempo.
Ora, finalmente, il gigante giallazzurro è tornato e con lui anche qualche speranza per il Frosinone.

 

Cristina Lucarelli