I talenti più puri si scoprono nelle notti più buie. Affermazione fatta, e quasi scontata. Resta, il fatto che, se un singolo giocatore può, e deve cercare, di portare nuova grinta, del talento c’è. 

È stato questo il caso di Samuel Iling-Junior.

In Benfica – Juventus, che ha sancito l’eliminazione della Vecchia Signora dalla Champions League, è stato proprio il giovanissimo astro nascente, ad essere, secondo i tifosi bianconeri, l’unica luce in mezzo al campo. 

Allo stadio “Da Luz” (ironicamente, della luce), la Juventus traballa e sembra ormai prossima al naufragio.

Siamo sul 70’ e con tre goal di scarto, sembra difficile raggiungere il 4-1, che imperversa sui megaschermi. In quel momento, mister Massimiliano Allegri, ha solo una cosa da fare: cercare di salvare il salvabile. 

In questi casi, cosa si fa?

Si punta tutto sull’inaspettato, “l’impreparato”, un’arma vincente, che potrebbe, però, negativamente, non soddisfare le aspettative.

Ma lui lo sa, l’ha appena fatto esordire, per soli cinque minuti, appena quattro giorni prima, nel match contro l’Empoli. 

E un attimo, è devastante. Si muove, quasi scattante, sulla fascia, dimostrando non solo tanta determinazione, ma soprattutto tanto talento, capace in poco, di riprendere in mano le redini e di riportare la Juve, allo stato mentale giusto, in una partita di Champions. 

È frutto del suo lavoro, l’assist per il secondo goal per Milik, o la ripartenza per il terzo goal, segnato da Mckennie. 

Nella notte in cui la stella della Juventus perde lucentezza, una nuova si accende: 

“Ha portato freschezza e incoscienza, quello di cui avevamo bisogno,” ha detto Allegri nel post-partita, riferendosi al giovane talento classe 2003.

È stato proprio il mister, il primo ad accorgersi della sua strabiliante entrata in partita, sbracciandosi per farlo servire sulla fascia sinistra. 

Ma chi è questa nuova stella? 

Ha compiuto 19 anni lo scorso quattro ottobre, e tutta la sua vita è rivolta al calcio, che ha iniziato a giocare fin dalle scuole materne, ad appena 4 anni.

Poi la svolta: “Ad otto anni, i primi campionati nella mia zona, e poi è arrivato il Chelsea.”  

Dal 2011 al 2020, è stato legato ai blues, formandosi nell’Academy del club londinese.

Negli anni si fa subito notare: ha dribbling, capacità di adattamento su entrambe le fasce, fisicità imponente, e non da ultimo, una corsa esplosiva. 

Un vero e proprio turbo a tutto gas, che in poco, le grandi squadre europee richiamano a sé: PSG, Bayern e Borussia Dortmund. 

La Juventus, perspicace, ha subito deciso di puntare sull’inglese, sbaragliando freneticamente la concorrenza, e portandolo in Italia: 130mila euro. 

Arriva alla Continassa, dove inizia subito ad essere fondamentale nell’Under19.

Lo scorso anno, giocando la Youth League, è stato lui a trascinare la squadra bianconera in semifinale. Partita persa ai rigori, ironicamente, proprio con la primavera del Benfica. 

Ciò nonostante, si fa notare, eccellendo e confermandosi, parte fondamentale del nuovo progetto Juventus, l’under23.

Sono suoi, i 3 goal siglati, in appena cinque partite, che dimostrano subito quanto sia forte la fame di voglia di giocate di questo ragazzo.

Ci vuole, inoltre, un pizzico di coraggio e un po’ di dinamismo nel lasciare il campionato, secondo in molti, più prestigioso d’Europa.

Ma Iling-Junior ha scelto la Juve, e la Juve spera, che possa dare, quello sprint giusto per far ripartire la squadra. 

“Il calcio della A è molto diverso da quello della C, ci sono tante cose da capire e da imparare. Sono contentissimo, è un momento speciale per me, per la mia famiglia, per le persone con cui mi alleno tutti i giorni. Dedico l’esordio in campionato alla mia fidanzata.” 

Un giovane che si sta facendo amare dai tifosi, impressionati dal talento e dalla capacità di cercare di risollevare, in appena 2 minuti, le sorti della partita.

Con il contratto in scadenza al giugno del 2023, la Juventus cerca di blindare il proprio giovane talento. Si lavora in questi giorni per una proposta di rinnovo del contratto, fino al 2026.

E la sua presenza sfata un altro, grande, principio.

Le idee migliori, la voglia di giocare e di dimostrare ambizioni, traspare sempre più spesso da parte dei giovani.

Basterebbe puntare, ogni tanto, su di loro, perché come si dice? La fortuna aiuta gli audaci.  

 

Rosaria Picale