Non è certo giusto definirlo rivelazione, lui, che ha 31 anni e una carriera alle spalle in giro per il continente. Kevin Prince Boateng però stupisce sempre per la sua abilità a calarsi nelle realtà più disparate e a trovare ogni volta nuovi stimoli.

Dagli esordi con l’Hertha Berlino, passando per Tottenham e Borussia Dortmund, alla consacrazione col Milan fino a una carriera che sembrava avviarsi all’epilogo con le maglie di Schalke04 e Las Palmas.
La rinascita con l’Eintracht Francoforte e ora il Sassuolo, dove indossa a meraviglia i panni di leader.

Non solo esperienza e carisma, per i neroverdi sta diventando un elemento fondamentale di un gruppo che deve crescere e che ha tanti giovani di prospettiva in rosa.

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In campo è al servizio dei compagni, segna e fa segnare, partecipa alla manovra e mette lo zampino sulle azioni decisive dei neroverdi.
De Zerbi lo sta schierando nel ruolo di “falso nove” o come seconda punta dietro Babacar che con il sostegno del ganese può davvero essere protagonista della stagione.

Il  Sassuolo di queste uscite è di certo tra le sorprese di questo inizio campionato (secondo in classifica dopo due vittorie e un pareggio) con il miglior attacco (8 gol fatti) delle venti squadre di Serie A.

 

Caterina Autiero