Appuntamento stasera:
Belgio-Italia, ore 21, Allianz Arena di Monaco

Chi la spunterà tra gli Azzurri e i Diavoli Rossi, passerà alle semifinali e si candiderà (ulteriormente) tra le favorite alla vittoria dell’Europeo.

Il Belgio non ha mai vinto il torneo, mentre l’Italia ha portato a casa il trofeo una sola volta, nel 1968, cinquantatré anni fa.

Per entrambe, si potrebbe trattare di un potenziale appuntamento con la storia.

I precedenti

Questo sarà il ventitreesimo incontro tra le due compagini, e il bilancio sorride agli Azzurri: 14 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte.

L’ultimo incrocio fu ad Euro 2016, ai gironi, in cui l’Italia vinse grazie ai gol Giaccherini e Pellè.

Di quella Nazionale, solamente in tre sono presenti in questa edizione del torneo.

Discorso diverso per il Belgio, di cui ben in dieci giocarono quell’incontro e potrebbero farlo anche stasera.

La continuità da un lato, quello belga, e il rinnovamento (e ringiovanimento) dall’altro, resosi necessario dopo la mancata qualificazione a Russia 2018 da parte degli Azzurri.

Mentre, tra gli allenatori, il precedente è solo uno e risale al 2013: finale di FA Cup tra City, allenato dal Mancini, e Wigan, sulla cui panchina sedeva proprio Martinez, oggi ct del Belgio.

L’esito non è favorevole per il tecnico di originario di Jesi, avendo perso il trofeo per 1-0, con conseguente esonero da parte Citizens nei giorni successivi.

Da compagni ad avversari

Il punto di forza principale del Belgio, si sa, è Romelu Lukaku.
Il gigante buono nerazzurro però non è certo sconosciuto agli italiani.

Bastoni e Barella i giocatori che lo conoscono meglio e con cui hanno condiviso ben due anni sui campi di San Siro e della Pinetina. Certamente conoscono ogni suo punto debole e proveranno a sfruttarlo.

Discorso diverso, invece, per quanto riguarda il derby della Madonnina con Donnarumma.
Il belga infatti nei quattro incontri con l’ex Milan ha sempre segnato.
Chissà se questa volta Gigio non riuscirà a sbarrare la porta, magari con l’aiuto di Acerbi e Chiellini, due che Lukaku lo hanno marcato spesso.

Circa 800 km più in giù, fronte Napoli, la sfida si svolge invece tra attaccanti che, più che compagni di squadra, possono ormai definirsi fratelli.
Otto anni di scambi, scatti, lanci e passaggi sulla stessa trequarti.
Oggi, al contrario, Insigne e Mertens saranno avversari e lotteranno ognuno per il proprio sogno.

mertens insigne
fonte immagine: profilo twitter ufficiale Dries Mertens
@dries_mertens14

Sfida tra recordman, Ciro Immobile e Dries Mertens, i due “Ciro”: quello biancoceleste già dall’anagrafe, l’azzurro ribattezzato invece dai napoletani.

Il miglior marcatore della storia della Lazio da un lato, quello dei partenopei dall’altro.

Entrambi i record raggiunti a pochi mesi di distanza: 150 gol per l’attaccante di Torre Annunziata dal 2016 ad oggi e 135 per il belga in otto anni.

Battuti rispettivamente due colossi come Piola (miglior marcatore della storia della Serie A) e Hamsik.

Quella di stasera non sarà quindi solo una sfida tra bomber, ma anche tra due giocatori per cui nonostante i ruoli differenti le similitudini, i richiami e le coincidenze sono davvero tante.

Per non parlare dei destini che si sarebbero potuti intrecciare: Immobile prima della Lazio era vicino al Napoli, mentre Mertens fu accostato due anni fa ai biancocelesti.

Questa sera i due giocatori ormai entrati nel cuore dei rispettivi tifosi si incontreranno per l’ennesima volta e, anche oggi, saranno avversari.

Ma la posta in palio, ora, è molto più alta del solito.

 

Lidia Ludovisi