Per l’Atalanta il match contro il Milan si rivela fondamentale ai fini della partecipazione all’ Europa League: è arrivata l’ora del colpo di coda finale per la Dea

Il Milan esce rovinosamente sconfitto dalla finale di Coppa Italia, complicando la propria situazione per la qualificazione all’ Europa League, ma non solo la propria. L’ Atalanta sarà chiamata a dare il massimo contro i rossoneri, che hanno assolutamente bisogno di centrare la qualificazione europea per non gridare alla stagione fallimentare e soprattutto per non incorrere in ulteriori grane finanziarie.

La Dea arriva senza ombra di dubbio in salute alla sfida col Diavolo, come ha dimostrato già all’ Olimpico contro la Lazio, in una partita che a detta di tutti gli orobici avrebbero meritato di vincere. Purtroppo si è dovuta accontentare del pari.

Il tratto distintivo dei bergamaschi in questa stagione, insieme al gioco arrembante e fresco di Gasperini che ha conquistato anche oltre confine, è stato proprio la mancata cattiveria nel concretizzare la propria superiorità nei momenti clou: si è visto contro i biancocelesti, in alcune gare topiche di campionato ma soprattutto in Europa League contro il Borussia.

A livello di qualità espressa e di tempistiche di evoluzione, non vi è dubbio che la Dea si è trasferita nelle sfere alte del nostro campionato maggiore. Lo sono testimonianza tutte le difficoltà create alla stessa Lazio, al Napoli, alla Juventus. E considerando che fino a tre, quattro anni fa si lottava ancora per la salvezza, Percassi & co. hanno veramente bruciato ogni immaginabile tappa.

Ora contro il Mian arriva l’esame di maturità: la metafora è ideale considerando il periodo dell’anno. Gli orobici – che avranno anche il vantaggio di godere dell’ appoggio del loro meraviglioso pubblico – dovranno essere impietosi e concreti, perchè lo stato d’animo dei rossoneri sarà assolutamente imprevedibile. Certo, conoscendo Gattuso, si giocherà il tutto e per tutto. Ma le ferite di Roma sono belle profonde.

Aspettiamo, dunque.

 

(immagine da atalanta.it)

Aspettiamo l’ex di turno, Cristante, che magari andrà a segno; o magari lo farà Gomez, che quest’anno sembra perseguitato da una sorta di sfortuna personale che gli impedisce di essere determinante come vorrebbe. Ma soprattutto aspettiamo lei, la Dea: affinché questa bella favola continui. Una favola iniziata proprio un anno fa, tra l’entusiasmo generale: quello stesso che ha spinto gli ultras  a rispolverare quest’ anno  la “Festa della Dea” a Orio al Serio, un evento da due anni lasciato da parte. E chissà che non ci si vada, a questa festa, col biglietto per l’Europa già staccato.

Daniela Russo


 

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