Nella difficile ma vittoriosa trasferta di Bergamo, Lucianone Spalletti ha buttato nella mischia dal primo minuto il giovane Alessandro Zanoli, che non ha deluso le aspettative.

Dopo la pausa per la Nazionale (purtroppo negativissima per gli azzurri di Mancini), il campionato è tornato per il rush finale per la conquista dello scudetto 21/22.

Nella difficile trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, il Napoli di Spalletti vi è arrivato con la squalifica di Osimhen e di Rrahmani, gli infortuni di Meret, Petagna e Di Lorenzo.

Proprio Di Lorenzo, ko nel match contro l’Udinese e giocatore praticamente indispensabile e indistruttibile per il gioco del mister, ha trovato il suo degno sostituto nel giovanissimo (21 anni appena) Alessandro Zanoli.

Nato a Carpi e cresciuto nel settore giovanile della società emiliana, nel 2018 è stato acquistato dal Napoli prima in prestito e poi riscattato.

Zanoli è un terzino destro duttile, capace di giocare anche a sinistra o da centrale in una difesa a tre, si distingue per la forte presenza fisica, velocità e intelligenza tattica.

Una bella gavetta in Serie C a “farsi le ossa” e l’inserimento in rosa da parte del tecnico toscano.

Il 20 settembre 2021, sostituendo Mário Rui, debutta in Serie A durante la partita vinta 4-0 contro l’Udinese.

Il 4 novembre segna, invece, l’esordio in UEFA Europa League, giocando gli ultimi sette minuti della vittoriosa trasferta sul campo del Legia Varsavia (1-4).

Piccole ma importanti presenze per testare la resistenza e la capacità del giovane. Proprio nella delicatissima partita contro la squadra di Gasperini la scorsa domenica, ha dato un’ottima prova di sé e delle sue potenzialità.

Fisicità, velocità, senso tattico, tocco pulito e fascia di competenza egregiamente coperta.

Si parla già di ennesimo colpaccio di Cristiano Giuntoli, DS della società azzurra e talent scout di ormai indubbio fiuto per i giovani talenti.

Il Napoli, totalmente concentrato nella lotta scudetto contro Inter e Milan, da domenica ha sicuramente un tassello in più da aggiungere al suo mosaico di talenti.

Per questo, non può che ringraziare mister Spalletti, uomo che sa gestire la rosa in ogni sua parte, che sa tirare fuori da ogni suo uomo le qualità innate, quelle nascoste e affinare quelle ancora grezze. Vedasi la metamorfosi straordinaria di Lobotka, ormai indispensabile metronomo del centrocampo partenopeo.

zanoli napoli
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Sostituire Di Lorenzo non era facile ma il giovane Zanoli non ha “svolto il compitino”. Ha dato una fondamentale impronta ad una partita tosta la cui vittoria ha segnato un punto d’oro, anzi tre, nel cammino scudetto degli Azzurri.

Sua l’azione che ha poi portato al rigore per l’atterramento in area di Dries Mertens, poi trasformato da capitan Insigne. Sua la padronanza della fascia, la resistenza ai 90 minuti e oltre, la “pulizia” del suo gioco.

Un nuovo talento, una scoperta?
Forse solo la conferma di chi negli ambienti lo sosteneva già.

Questo ragazzo farà molta strada”, si suole dire.
Zanoli la sua, speriamo ancora a Napoli, l’ha già spianata.

In bocca al lupo, ragazzo, stu pallone aspetta a te!

Simona Cannaò