L’Agenzia delle Entrate boccia la proposta di accordo del Cesena per la rateizzazione del debito fiscale di 32 milioni  in vent’anni.

Il nodo centrale del  ‘no’ punta sulle garanzie per le rate: un milione annuo per vent’anni. Era l’ultimo e il più importante step del piano di ristrutturazione del debito, dopo aver trovato l’accordo con gli altri creditori e ottenuto il sì del tribunale per iscriversi alla B e continuare a viverla con la salvezza ottenuta. Dopo 78 anni di storia, il Cesena è vicino al fallimento.

Non avevano detto che non sarebbero più accaduti “casi Parma”? Invece, Modena e Vicenza   sono solo alcune delle squadre fallimento durante questa stagione in Lega Pro, e tante le squadre anche di Serie A e B che sono in grande difficoltà economica.

Christian Dionigi, direttore finanziario, ha annunciato che la società romagnola non si arrende:“Cercheremo di trovare una fideiussione che possa garantire i nostri pagamenti per i primi tre o cinque anni poi presenteremo una nuova proposta. Se facciamo molto in fretta possiamo riuscirci”, sono le sue parole.

Foto ufficiale Cesena

Il patron Giorgio Lugaresi, più che fiducioso di potercela fare, ha in seguito spedito una lunga email intitolata ‘Suicidio’:

Quando leggerete questo scritto io sarò morto”:  questo l’esordio. Ieri infatti, scattato l’allarme, dopo le 17 due pattuglie della Guardia di Finanza si sono recate a casa del Patron.

Lugaresi continua:
Non essere riuscito a salvare il Cesena per me è una sconfitta insopportabile. Molte persone a me care resteranno senza lavoro: ho rovinato la mia famiglia, ogni mio bene verrà messo all’asta. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato nel Cesena calcio. Ero certo che con la ristrutturazione del debito ci saremmo messi a posto per sempre. Mi scuso per gli errori commessi e per non essere riuscito a contenere a sufficienza i conti di gestione.  Abbiamo dato il massimo, reggere dal 2012 a oggni ed essere anche andati in A è un vanto. Ma da soli non potevamo bastare”.

Si rivolge anche agli ultras: “Mi hanno sempre criticato, senza Cesena spariscono anche loro”. Ed è proprio così, le vittime non sono solo tutti quelli che lavorano dietro alle quinte, ma anche i tifosi. Coloro che hanno sostenuto un’intera vita la squadra della propria città.
Infine commenta anche la scelta dell’Erario: “Incomprensibile, l’accordo è partito da loro: ci hanno fatto lavorare per mesi con serietà e speranza”.

I cesenatici sono sotto shock così come tutti coloro che amano il calcio: speriamo che qualcuno intervenga e salvi il club bianconero.

Aurora Levati