A separare la Serie A dal traguardo finale vi è rimasta una singola giornata.
Per la prima volta in molti anni, il
massimo campionato di calcio italiano sembra essere come la trama di quei romanzi gialli in cui si scopre l’assassino all’ultimo minuto.  

A tenere banco la sfida scudetto, che si contendono Milan e Inter, o il torneo per conquistare un pass per l’Europa, in cui si sfidano Lazio, Roma, Fiorentina e Atalanta. 

Nel mentre, in Serie B, si stanno svolgendo i play off per poter ottenere l’ultimo posto disponibili per salire in massima serie, vi sono due squadre che tenteranno in tutti i modi per stare ancorati a un lembo di stoffa che rappresenterebbe una salvezza in extremis. 

Stiamo parlando di Cagliari e Salernitana.
Dopo la retrocessione matematica del Genoa che raggiunge il Venezia, le due squadre del mezzogiorno dovranno cercare entrambe di non condannarsi a un finale amaro. 

La squadra sarda, in Serie A dalla stagione 2016-2017 non è certo nuova alla situazione, sebbene negli scorsi campionati si sia trovata aritmicamente salva nelle giornate finali del campionato.  

Una società che negli anni ha speso molto per rendere più competitiva la squadra, senza però ottenere grandi risultati.  

Un po’ come la situazione allenatori, in ci quest’anno si sono susseguiti Leonardo Semplici, che lo scorso anno aveva centrato una salvezza alla penultima giornata e Walter Mazzarri, esonerato a poche giornate dalla fine, per poi arrivare a Alessandro Agostini, nelle vesti di moderno Caronte dantesco. 

“Finché ci sono possibilità, dobbiamo crederci. Non siamo più padroni del nostro destino, ma manca una partita e può succedere di tutto”.  

Questo ha riferito, il capitano rossoblù Joao Pedro ai microfoni di Sky Sport. Una fiducia a cui la tifoseria ha però smesso di crederci, complice la volata salvezza dell’altra contendente. 

La Salernitana, infatti dopo un inizio disastroso, durato fino all’acquisto del nuovo presidente Iervolino, non ha mai smesso di credere nel miracolo. 

La Salernitana è salva: rimane in Serie A e punta alla salvezza con il nuovo presidente

Complice una campagna acquisti mirata in ottica del gioco che ha portato nello scacchiere granata giocatori che hanno ridata linfa vitale: Sepe, Simone Verde, Fazio o Perotti. 

Parte importante è stata senza dubbio la presenza in panchina, dell’uomo-salvezza per eccellenza: Davide Nicola. 

Simbolo della storica salvezza del Crotone, e dell’indimenticabile vittoria contro l’Inter, o anche della salvezza in extremis del Genoa, il tecnico granata spera di poter ripetere il miracolo anche a Salerno: 

“Affrontiamo quest’ultima fatica, continuiamo a lottare. Ce la stiamo giocando alla grande […] Ovunque andremo, qualunque cosa faremo, sarà con la nostra gente. Tutti insieme, verso l’obiettivo”. 

Due città, Salerno e Cagliari che si preparano dunque per vivere l’ultima giornata di campionato all’unisono, visto che le due partite saranno in contemporanea. 

Mentre il Cagliari, a 29 punti è pronto a volare a Venezia mentre la Salernitana, a 31 punti sfiderà l’Udinese. 

Ma vediamo come potrebbero terminare gli scontri per decidere chi si salverà mentre chi retrocederà. 

Salernitana salva se: 

  1. Batte l’Udinese e il Cagliari vince, pareggia o perde contro il Venezia. 
  1. Pareggia o perde ma il Cagliari pareggia o perde con il Venezia 

Cagliari salvo se: 

  1. Batte il Venezia e la Salernitana perde a Udine. 

Nell’ultimo caso, se la Salernitana dovesse pareggiare contro l’Udinese, arrivando così a pari punti, scatterebbe la terza opzione. 

In questo prevarrebbe la differenza reti totali, in cui a prevalere sarebbe la squadra sarda. 

Insomma la missione salvezza è tutta da decidere nei 90 minuti finali.

Una sfida all’ultimo coraggio, che in attesa della prossima stagione, ci regalerà un finale da brividi. 

 

Rosaria Picale