Presentazione del Gruppo C: curiosità, numeri e protagonisti

 

Tutto quello che c’è da sapere sul Gruppo C del Mondiale. I Bleus sono i favoriti, ovviamente:  ma occhio alla sorpresa Perù, per la prima volta alla Coppa del Mondo dal 1982

Il Gruppo C di Russia 2018 è sicuramente uno dei più equilibrati del Mondiale: Francia, Australia, Perù e Danimarca. Les Bleus, senza dubbio, sono quelli con la maggior possibilità di chiudere al primo posto e con poche difficoltà. La squadra di Didier Deschamps  non solo è la favorita del suo gruppo, ma anche una tra le favorite alla vittoria del Mondiale.  Eccezion fatta per la Francia, dunque, le altre 3 squadre sono abbastanza bilanciate tra loro ma con tanta voglia di prevalere sull’altra e accedere agli ottavi di finale.

Curiosità: E’ un girone  abbastanza inedito, solo Francia e Danimarca si sono incontrate in passato in un Mondiale; in più, a parte la  Francia, per Danimarca, Australia e Perù si tratta solo della quinta volta alla fase finale di una coppa del mondo.

FRANCIA

FIFA RANKING: 7a posizione

La Francia è sicuramente la squadra regina del Gruppo C. Almeno sulla carta, non dovrebbe avere molte difficoltà a vincere il girone e a qualificarsi come prima agli ottavi di finale.

Il suo girone di qualificazione era sicuramente uno dei più complessi, ma alla fine gli uomini di Deschamps lo superano egregiamente con 7 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta, arrivando primi davanti a Svezia, Olanda, Bulgaria, Lussemburgo e Bielorussia.

La nazionale dei Galletti conta nel suo palmares un solo Mondiale, quello vinto nel 1998 proprio in Francia. Nel 2006, in Germania, perde la finale di Berlino ai rigori contro l’Italia; in Brasile, nel 2014, perde ai quarti di finale contro i tedeschi che poi vinceranno il titolo.

Il CT francese, Didier Deschamps

Didier Deschamps, classe ’68, campione del mondo con la Francia nel 1998 e d’Europa nel 2000:  ex capitano dei Galletti ed ex centrocampista di Marsiglia, Juventus e Chelsea, dal 2014 è alla guida della nazionale francese, con la quale non ha vinto ancora alcun titolo.

Il capitano, Hugo Lloris

Hugo Lloris, portiere  titolare del Tottenham, è uno dei decani dei Bleus, eppure considerato talvolta la parte debole della squadra, quando si è lasciato andare a errori che hanno messo in difficoltà la sua compagine.

Gli “italiani” in rosa

Nei 23 convocati di Deshamps c’è solo un giocatore che arriva dalla Serie A: Blaise Matuidi, centrocampista della Juventus. Il giocatore bianconero, fresco di vittoria di scudetto e Coppa Italia con la squadra italiana, sarà titolare in mezzo al campo insieme ad un’altra vecchia conoscenza del nostro calcio: Paul Pogba, anche lui ex Juve.

AUSTRALIA

FIFA RANKING: 36a posizione

Cenerentola del Gruppo C, dal 2006 in poi l’Australia si è sempre qualificata ai Mondiali. Rosa semi sconosciuta, i Socceroos possono però contare sull’esperienza del capitano Tim Cahill e del ct Van Marwijk.

Il suo cammino fino a Russia 2018 è stato molto lungo. L’Australia infatti entra in gioco nella fase a gironi del secondo round di qualificazioni AFC (Asian Football Confederation); dopo varie partite e play off, strappa il pass per il mondiale grazie alla vittoria sull’Honduras.

E’ la quinta partecipazione ad una fase finale della coppa del mondo per l’Australia, la quarta consecutiva da Germania 2006: solo in questa edizione, i Socceroos riuscirono ad accedere alla fase ad eliminazione diretta, mentre nel 2010 e nel 2014 sono stati eliminati ai gironi.

Il CT australiano, Bert van Marwijk

Il suo non è chiaramente australiano: il ct degli Aussie è difatti olandese. L’allenatore classe ’52 ha guidato l’Olanda dal 2008 al 2012, conquistando nel 2010 la finale di Johannesburg persa poi contro la Spagna. A gennaio succede a Postecoglu alla guida dell’Australia.

Il capitano, Tim Cahill

Attaccante classe ’79 con un lungo passato in Premier, attualmente gioca nella seconda divisione inglese ma dal 2004 al 2012 ha vestito la maglia dell’Everton. Nel 2006 è stato inserito nella lista dei 50 candidati alla vittoria del Pallone d’Oro, primo calciatore dell’Everton a riuscire in una simile impresa dopo 18 anni.

Gli “italiani” in rosa

Non ci sono giocatori australiani che militano in Serie A.

PERU’

FIFA RANKING: 11a posizione

Mina vagante del Gruppo C, ma proprio per questo imprevedibile e imponderabile. Squadra tosta e ostica, che torna a giocare un mondiale dopo 36 anni di assenza.

Percorso lungo quello che ha portato il Perù a Russia 2018. Inserita nel girone delle sudamericane, la Blanquirroja ha dovuto conquistarsi la qualificazione attraverso lo spareggio fra la quinta classificata del gruppo CONMEBOL e la vincente della zona oceanica, la Nuova Zelanda. Qualificazione conquistata anche grazie alla incredibile debacle del Cile e del Paraguay.

Anche per il Perù è la quinta volta alla fase finale di una coppa del mondo. L’ultima volta è stata addirittura in Spagna nel 1982: inutile dire che l’attesa è stata lunghissima.

Il CT peruviano, Ricardo Gareca

Ricardo Gareca, detto “El Tigre”, di nazionalità argentina, ex compagno di Maradona al Boca Juniors, ha allenato Boca, River Plate, Velex e Independiente. Dal 2015 guida la nazionale peruviana, con la quale ha vinto una medaglia di bronzo alla Copa America del 2015.

Il capitano, Paolo Guerrero

Paolo Guerrero, attaccante classe ’84 del Flamengo. La sua storia è una di quelle che ha fatto il giro del mondo: dopo la partita dello scorso 5 ottobre contro l’Argentina, Guerrero ha fallito un controllo antidoping, risultando positivo alla benzoilecgonina, un metabolita della cocaina. Squalificato inizialmente dalla Fifa per sei mesi (il che gli avrebbe permesso di disputare il mondiale) dopo che Guerrero stesso aveva dimostrato la presenza della sostanza in un tè contaminato, a maggio 2018 il Tas di Losanna gli ha inflitto una squalifica di 14 mesi. In seguito, grazie anche a una lettera firmata dai capitani di Francia, Australia e Danimarca, il Tribunale federale svizzero ha accettato di “congelare” lo stop imposto dal Tas fino alla fine del Mondiale, dandogli così la possibilità di giocare con la maglia del Perù.

Gli “italiani” in rosa

Non ci sono giocatori australiani che militano in Serie A.

DANIMARCA

FIFA RANKING: 12a posizione

La Danimarca è la novità di questo mondiale, rispetto alla scorsa edizione. Rispetto a Perù e Australia, è la formazione con più storia mondiale alle spalle anche se le sue partecipazioni sono solo 5, proprio come le altre due avversarie.

Alle qualificazioni, arriva seconda nel gruppo E dietro la Polonia e davanti a Montenegro e Romania. Accede così ai play off dove affronta l’Irlanda: dopo un deludente 0-0 in casa, vince 5-1 in Irlanda e vola in Russia.

Il miglior piazzamento della nazionale danese ad un Monfiale arriva nel 1998, dove la Danimarca fu eliminata ai quarti di finale dal Brasile. In Sudrafrica nel 2010 non vanno oltre i gironi, mentre 4 anni fa in Brasile non riescono nemmeno a qualificarsi.

Il CT danese, Age Hareide

Age Hareide, norvegese classe ’53, è subentrato a Morten Olsen, allenatore più longevo della Danimarca dopo che il paese scandinavo non è riuscito a qualificarsi per UEFA EURO 2016. Ex difensore e allenatore della nazionale norvegese, prima della nazionale danese ha allenato il Malmo, con cui ha vinto il campionato svedese.

Il capitano, Simon Kjaer

Difensore del Siviglia classe ’89: in passato ha vestito le maglie di Palermo e Roma.

Gli “italiani” in rosa

Sono due i giocatori di Serie A della Nazionale danese: Jens Stryger Larsen, centrocampista dell’Udinese, e Andreas Cornelius, attaccante dell’Atalanta.

CALENDARIO GIRONE C (Ora italiana)

16/05 h 12 Francia-Australia a Kazan

16/05 h 18 Perù-Danimarca a Saransk

21/05 h 14 Danimarca-Australia a Samara

21/05 h 17 Francia-Perù a Ekaterinburg

26/05 h 16 Danimarca-Francia a Mosca

26/05 h 16 Australia-Perù a Soci

 

Paola Moro

(tutte le immagini sono tratte da fifa.com)