Presentazione del Gruppo H: curiosità, numeri e protagonisti

Il Gruppo H è forse quello più equilibrato. Manca una squadra che sulla carta è destinata più delle altre al passaggio del turno: Polonia, Colombia, Senegal e Giappone, tutte le quattro le formazioni sembrano in grado di competere per l’accesso agli ottavi di finale.

Una curiosità: Giappone e Colombia si trovano nello stesso girone come avvenne nel 2014, nel Mondiale brasiliano.

POLONIA

FIFA RANKING: 10a posizione

I polacchi si presentano per l’ottava volta al Mondiale. La Polonia non raggiungeva la fase finale dei Mondiali da 12 anni: l’ultima apparizione risale al 2006, in Germania.

Inserita nel Gruppo D nei gironi di qualificazione, Lewandowski e compagni hanno avuto un percorso quasi netto: la compagine polacca è stata in testa dall’inizio alla fine e arriva in Russia con 8 vittorie e un pareggio.

Il ct polacco, Adam Nawałka

Siede sulla panchina polacca dall’ottobre 2013 e ha il contratto in scadenza al termine della competizione russa.

Intelligente, lavoratore e perfezionista: così è descritto nel suo paese. Poche regole ma ben precise per fondare la sua Nazionale sul patiottismo.

A livello tattico ha trasformato i biało-czerwoni (biancorossi) in una squadra moderna, organizzata, con un’identità di gioco ben precisa mettendo da parte lo storico gioco improntato sul contropiede.

CURIOSITA’: Dal suo arrivo ad oggi la Polonia ha scalato 59 posizioni nel ranking mondiale FIFA.

Il capitano – Robert Lewandowski

Miglior marcatore europeo con 16 reti realizzate nella fase di qualificazione, Lewandoski è l’indiscusso simbolo, volto e trascinatore dei biancorossi. Ha vinto per 6 volte il premio come miglior giocatore polacco dell’anno (lo vince ininterrottamente dal 2011).

La Polonia costruisce il suo gioco per permettere all’attaccante del Bayern di fare quello che sa fare meglio, andare in gol. Ha firmato il 57% dei gol della Polonia, l’ha trascinata fino al primo posto del girone, l’ha portata al Mondiale.

CURIOSITA’ – Il giorno dopo essersi qualificato per Russia 2018 si è laureato alla scuola superiore sportiva di Varsavia. I professori gli hanno concesso una giornata in più proprio per il suo impegno con la nazionale. Il titolo della tesi del dottore in allenamento e management dello sport è: «RL 9, la via verso la fama». La commissione d’esame, era vestita nei colori bianco e rosso della nazionale in omaggio alla vittoria contro il Montenegro.

Gli ‘italiani’ in rosa

La Nazionale polacca presenta una rosa di tutto rispetto e esperienza. Molti giocatori militano in giro per l’Europa, ben 7 in Serie A. Tra i portieri figura Szczesny. In difesa spicca l’ex Torino Glik, il centrale della SPAL Cionek ed il terzino della Sampdoria Bereszynski. Nella linea di centrocampo  con Zielinski, Linetty. In attacco, oltre a Lewandowski c’è l’attaccante del Napoli, Milik.

COLOMBIA

FIFA RANKING: 16a posizione

Per la sesta volta nella storia della Coppa del Mondo, la Colombia partecipa alla fase finale della manifestazione. I Cafeteros arrivano in Russia con una rosa di qualità e potrebbero risultare una sorpresa, come accaduto quattro anni fa in Brasile dove ottennero il loro miglior risultato raggiungendo i quarti di finale.

La Colombia ha chiuso il girone sudamericano di qualificazione arrivando quarta. La qualificazione è arrivata all’ultima giornata pareggiando 1-1 con il Perù.

Il ct colombiano, José Pekerman

Argentino di origine ebraiche, è uno degli allenatori che non ha paura di buttare i giovani nella mischia. A lui si deve l’esordio con la maglia albiceleste di Leo Messi. Josè, prima di diventare selezionatore dei Cafeteros è stato dal 2004 al 2006 ct dell’Argentina salvo poi, dopo i Mondiali in Germania, dimettersi (nonostante i dirigenti dell’Afa si fossero opposti cercando invano di fargli cambiare idea).

E’ gennaio 2012 quando la federazione colombiana lo nomina ct con l’obbiettivo di qualificazione ai mondiali di Brasile 2014. Puntando sui giovani (tra questi James Rodriguez che sarà la rivelazione di quella competizione e vincerà la classifica marcatori) riporta la nazionale colombiana ai mondiali dopo sedici anni.  La sua Colombia uscirà ai quarti (ottenendo il migliore piazzamento della Colombia in una competizione mondiale). Pekerman, nell’occasione risulterà anche l’allenatore col maggior numero di partite consecutive senza sconfitte in un mondiale (9 come Vittorio Pozzo).

E’ stato eletto “miglior allenatore sudamericano dell’anno” per tre anni consecutivi (2012,2013,2014) e nel Paese è considerato “l’allenatore più importante della storia della Colombia”.

Il capitano – Radamel Falcao

Una serie di infortuni hanno rischiato di minare la carriera del Tigre che, all’età di 32 anni disputerà la sua prima Coppa del Mondo in carriera (nel 2014 saltò il Mondiale in Brasile a causa della rottura del legamento crociato anteriore della gamba sinistra). La Colombia gli è sempre stata al fianco e per l’occasione gli ha regalato la fascia da Capitano.

Il giorno è finalmente arrivato“, ha scritto sui social l’attaccante quando è uscita la lista ufficiale dei 23, felice di realizzare “il sogno di una vita“.

Gli ‘italiani’ in rosa

Un po’ d’Italia anche tra i Cafeteros. In difesa, figura il rossonero Zapata, a centrocampo il bianconero Cuadrado. Falcao, dopo aver saltato il Mondiale brasiliano,  è pronto per guidare il reparto offensivo insieme all’ex Milan Bacca e all’ex doriano Muriel (escluso, invece, Duvan Zapata).

SENEGAL

FIFA RANKING: 28a posizione

I Leoni della Teranga mancano dalla massima competizione mondiale dal lontano 2002, quando stupirono tutti arrivando ai quarti.

La squadra di Cissè (che all’epoca era in campo da calciatore) proverà a ripetere l’impresa forte di un ottimo cammino di qualificazione. Il Senegal, infatti, arriva in Russia senza subire sconfitta nella fase di qualificazione. Decisiva per staccare il biglietto è stata la vittoria per 2-0 contro il Sudafrica, gara ripetuta a distanza di un anno dopo le prove della combine organizzata dall’arbitro di quell’incontro, il ghanese Lamptey, poi radiato.

CURIOSITA‘: Tra i convocati nemmeno un giocatore è proveniente dal campionato africano: tutti i componenti della rosa giocano nei più svariati campionati europei.

Il ct senegalese, Aliou Cissè

Alla guida della nazionale senegalese c’è una vera e propria bandiera e icona del paese. Era in campo da calciatore, con la fascia da capitano, quando il Senegal, nel 2002, arrivò ai quarti. Appesi gli scarpini al chiodo è subito entrato nello staff federale: come allenatore in prima ha avuto una breve esperienza il primo anno per poi riprendere la squadra nel 2015, successivamente alla fallimentare spedizione in Guinea Equatoriale, ereditando la Nazionale da Giresse di cui era il vice.

Oltre a essere una guida tecnica si configura come eccelso motivatore. Lo dimostrano le sue sedute di allenamento all’insegna del lavoro e del sacrificio ma con il sorriso.

Sii professionale. Solo l’interesse della nazione conta” : queste e altre fasi motivazionali fanno parte del suo particolarissimo metodo insieme a un elenco di nove punti, in cui viene fatta una differenziazione tra l’atteggiamento del vincente e quello del perdente.

CURIOSITA’: Dei ct presenti in Russia Aliou Cissé è il meno pagato con soli 200mila euro.

Il capitano – Cheikhou Kouyaté

Il centrocampista del West Ham che può anche fungere da difensore ha debuttato nel 2012 nella squadra nazionale e ha indossato per la prima volta la fascia da capitano, nel 2015. 

Sono molto orgoglioso perché 15 milioni di persone in Senegal ci sostengono. Io sono il capitano e il mio popolo è con noi, ho il dovere di guidare la mia squadra“, ha detto al sito web del club.

CURIOSITA’ – Ha avuto un flirt con Fanny Neguesha (l’ex di Balotelli)

Gli ‘italiani’ in rosa

Il Senegal schiera tra i portieri il portiere della SPAL, Alfred Gomis. In difesa c’è un po’ di Napoli con Kalidou Koulibaly mentre tra gli attaccanti c’è l’ex Milan, ora in forza al Torino, Mbaye Niang e l’ex laziale Keita Blade.

CURIOSITA‘: L’estremo difensore senegalese è arrivato in Italia quando aveva 3 anni. E’ cresciuto prima a Cuneo e poi a Torino e si sente molto legato al nostro paese tanto che, ha dichiarato: “Porterò il tricolore con me in valigia, mi sento italiano per educazione e formazione”.

GIAPPONE

FIFA RANKING: 60a posizione

Il Giappone parteciperà alla fase finale dei Mondiali per la sesta volta consecutiva. La squadra del ct bosniaco Vahid Halihodzic ha superato l’Australia per 2-0 qualificandosi con un turno di anticipo. La squadra  ha avuto un percorso molto positivo nelle qualificazioni asiatiche.

Dopo aver staccato il biglietto per Russia 2018, il c.t. che aveva condotto egregiamente la squadra verso i Mondiali è stato sollevato dall’incarico, al suo posto ci sarà il nipponico Nishino.

CURIOSITA’: Con 28.6 anni di età media, il Giappone è una delle più vecchie tra le partecipanti.

Il ct giapponese, Akira Nishino

Nishino non è stato l’autore della qualificazione e ha un contratto fino al termine della competizione russa. Ha elogiato il lavoro del suo predecessore nel mettere in risalto le doti individuali dei giocatori ma ha dichiarato di voler rendere il Giappone una squadra lavorando molto sul gruppo che negli ultimi mesi è parsa demotivato e sfiduciato, priva di una qualunque idea di gioco. La “colpa” è ricaduta su Halihodzic e la mancata comunicazione e sinergia creata: vedremo se la scelta di affidare la squadra a un connazionale porterà frutti.

Il capitano – Makoto Hasebe

Centrocampista, gioca nell’Eintracht Francoforte. Dopo aver ottenuto 6 presenze con la Nazionale Under 23, dal 2008 è un giocatore importante della Nazionale Maggiore. Per la sua nazione ha partecipato al Campionato mondiale di calcio 2010, alla vittoriosa Coppa delle nazioni asiatiche 2011, alla FIFA ConfederationsCup 2013, al Campionato mondiale di calcio 2014 e alla Coppa delle nazioniasiatiche 2015.

Gli ‘italiani’ in rosa

Nella rosa del Giappone sono due le conoscenze italiane, o per meglio dire, milanesi: Nagatomo, approdato lo scorso gennaio in prestito dall’Inter al Galatasaray. In mediana c’è l’ex rossonero, Honda.


Di seguito la lista con le date e gli orari delle gare del Gruppo H:

19/6    14.00    Polonia-Senegal
19/6    17.00    Colombia-Giappone
24/6    17.00    Giappone-Senegal
24/6    20.00    Polonia-Colombia
28/6    16.00    Senegal-Colombia
28/6    16.00    Giappone-Polonia

Caterina Autiero