Arrivato nello scetticismo generale Rui Patricio sembra aver conquistato ormai la scena.

Fortemente voluto dall’attuale allenatore giallorosso, il portiere classe 1988 è sbarcato nella capitale nel luglio di quest’anno.

 

A parte qualche errore sta dimostrando di avere una grande qualità: la calma, ma non quando si ritrova a “sgridare” i compagni che li chiedono un intervento di troppo a causa delle loro distrazioni.

Rui Pedro dos Santos Patrício è nato nel febbraio 1988 in Portogallo: dotato di grande personalità e riflessi oltre che bravo nel gioco con i piedi, in madrepatria hanno visto un forte miglioramento durante la sua carriera tanto da essere fortemente stimato anche da Mourinho per cui “Rui è Rui”.

Cresciuto nel vivaio del Lieria e Mazzares, nel 2000 entra nelle giovanili dello Sporting Lisbona e debutta in prima squadra sei anni dopo.

Con la squadra portoghese è primatista di presenze nelle competizioni UEFA per club.

Dopo 18 lunghi anni lascia il club portoghese per una nuova esperienza in Premier League con il Wolverhampton con cui sarà titolare per anni.

Debutta in nazionale nel 2010 e da diversi anni è primo portiere del Portogallo con il quale si è laureato campione d’Europa nel 2016 e ha vinto la UEFA Nations League 2018-2019.

In seguito all’addio di Allison alla Roma nel 2018 i giallorossi hanno faticato a trovare un estremo difensore che potesse tranquillizzare la squadra con buone prestazioni. Da tempo si parlava, infatti, di un cambio in porta, con diverse supposizioni.

Le parentesi con Robin Olsen, Pau Lopez e Antonio Mirante non sono state soddisfacenti tanto che tutti e tre hanno lasciato la capitale (i primi due in prestito all’estero e Mirante ora al Milan).

La Roma potrebbe finalmente aver trovato un portiere che faccia al caso suo, qualcuno che possa rassicurare la difesa e la squadra?

Michela Asti