La vittoria della Roma contro il Milan  si può  descrivere prendendo in prestito le parole utilizzate dall’infortunato Alessandro Florenzi nel tweet pubblicato al termine del’incontro: “se sai soffrire sai vincere”.

Se in numerose occasioni i giallorossi erano stati accusati di scarsa maturità nella gestione del match e del risultato, ieri hanno dimostrato di aver raggiunto la giusta consapevolezza mentale che permette loro di restare in partita fino al triplice fischio.

Una questione di equilibrio, di questo si tratta. Essere in grado di rimanere saldamente in piedi, al vertice della classifica, uscendo dal campo con in tasca il bottino pieno dopo aver sfidato prima la terza ( per di più nel derby) e poi la seconda forza del campionato.

Non in tutte le sfide si riesce a giocar bene e contemporaneamente portare a casa  punti utili e, allo stesso tempo, può succedere che pur avendo disputato novanta e più minuti di sostanza, si esca a mani vuote dal rettangolo verde. Gli uomini di Spalletti, invece, pur non realizzando la loro migliore prestazione, hanno raggiunto  in queste due ultime uscite quello che, alla fine dei conti, serve di più: due successi contro due grandi. Era questo il tassello mancante fin qui al cammino della squadra romana, quel cinismo necessario per imporsi anche quando non si riesce a tenere il pallino del gioco per tutta la durante della sfida.

Adesso la mente è proiettata verso Torino, dove andrà in scena l’incontro con la capolista che si disputerà tra quattro giorni, quattro come i punti che separano le due squadre.

Con i soliti infortunati out, ai quali va ad aggiungersi dopo ieri sera Bruno Peres, Spalletti comincia a pensare a quale formazione e a quale modulo schierare sabato. Salah, uomo cardine della Roma, assente da più di due settimane, sta tentando il tutto per tutto in vista di questa super sfida ma, qualora non riuscisse nell’intento di recuperare, il tecnico di Certaldo saprà come rimediare. Del resto, contro i biancocelesti e i rossoneri i compagni dell’egiziano hanno saputo rendere meno dolorosa la mancanza del gioiellino giallorosso.

In primis Radja Nainggolan. Il “ninja” ha contributo a regalare un sorriso e il secondo posto ai propri tifosi andando in gol in entrambe le occasioni e rispondendo così, in uno dei momenti  stagionali più importanti,  a chi continuava a criticarlo. Di critiche ne sa qualcosa Edin Dzeko, il quale dopo aver archiviato quelle ricevute nella passata annata, ha dimostrato ancora una volta la propria importanza nella Roma. Le reti realizzate dal bosniaco in questo campionato restano dodici ma il numero 9 romanista è pronto a far crescere questo dato, e, dalle parti di Trigoria si augurano ci riesca al più presto, magari dalla prossima giornata.

La fase difensiva sembra consolidarsi, considerando come anche ieri la porta di Szczesny è rimasta inviolata. Un contributo importante lo ha reso lo stesso portiere polacco che, dopo aver commesso un’ingenuità concedendo il penalty agli avversari, è riuscito a respingere il tiro dagli 11 metri di Niang, rimediando, nel migliore dei modi, al suo intervento.

Arriva così la formazione capitolina alla sfida di alta classifica contro la Juventus, pensando al match con il giusto rispetto verso una signora avversaria, ma consapevole di scendere sul terreno di gioco senza paura.

Chiara Vernini